Una sola zampata è bastata a chiudere la pratica. Cinico e deciso: Adam Yates si è rivelato troppo forte per gli avversari alla Volta a Catalunya. L’inglese della Ineos Grenadier è uno dei corridori più in forma in questo primo scorcio di 2021. Lo certificano i risultati: secondo all’UAE Tour e primo in terra di Spagna. Tra gli uomini più attesi, meglio di lui nelle corse a tappe solo Tadej Pogacar, vincitore negli Emirati Arabi e alla Tirreno-Adriatico.
Yates profilo giusto?
Yates è arrivato da poco nel team Ineos Grenadiers, ma sembra correre con questa squadra da una vita. In breve tempo si è integrato bene e ha capito i meccanismi della corazzata britannica. Forse, però, si sta facendo largo un’idea intrigante: e se Adam fosse quel tipo di capitano che è mancato nell’ultimo anno? Egan Bernal ha cinque anni in meno del ventottenne inglese e ha meno esperienza, nonostante una classe infinita. Geraint Thomas non è più giovanissimo. Ecco dunque un corridore calato perfettamente nella parte.
Capopopolo
Il sospetto che questa teoria sia fondata arriva anche da un commento dell’account ufficiale del team Ineos Grenadiers al post celebrativo diffuso dallo stesso Yates via Instagram: “Un nuovo capotreno”. Un’allusione chiara alla fila rossonera formata dai componenti della squadra per scandire l’infernale ritmo in testa al gruppo. Insomma, Adam piace e convince. E, forse, sembra già pronto a farsi carico di un’eredità importante, quella lasciata da Chris Froome dopo il suo addio.