Parigi-Nizza, 7ª tappa: Roglic spietato. Tris da cannibale, Mader 2° posto amaro

Primoz Roglic settima tappa Parigi-Nizza maglia gialla quibicisport.it
Primoz Roglic alza le braccia al cielo e trionfa a Valdeblore La Colmiane alla Parigi-Nizza 2021 (foto: A.S.O./Fabien Boukla)
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Il ciclismo è spietato e bellissimo allo stesso tempo anche perché certe sere diventa così, un gomitolo di storie che si mischiano fino a confondersi. Settima tappa della Parigi-Nizza: Gino Mader si trova a venticinque metri dal sogno, dalla prima vittoria da professionista. Sin dall’inizio della giornata ha preso parte al tentativo dei tredici coraggiosi partiti da lontano. La prima volta Roglic ha “bluffato” arrivando a 4″ dallo svizzero della Bahrain-Victorious e lasciando passare Schachmann. Poi, come un croupier sul tavolo da poker, nel momento cruciale ha sfoderato il jolly senza pietà, da “cannibale“. Tris e trionfo per lo sloveno, ma in una modalità che potrebbe lasciare strascichi spiacevoli nel corso della stagione. Siamo soltanto all’inizio è le alleanze in gara, male non fanno.

Parigi-Nizza, ordine d’arrivo 7ª tappa

Tappa caratterizzata dall’attacco di tredici corridori: Mattia Cattaneo e Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step), Dylan Teuns, Gino Mader (Bahrain-Victorious), Neilson Powless (EF Education-Nippo), Julien Bernard e Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), David De La Cruz (UAE Team Emirates), Laurens De Plus, Andrey Amador (Ineos-Grenadiers), Alexey Lutsenko (Astana-Premier Tech), Thomas De Gendt (Lotto Soudal) ed Anthony Perez (Cofidis). Alla spicciolata vengono ripresi tutti e Mader, giovane svizzero della Bahrain-Victorious è bravissimo a resistere in testa alla corsa. Fabio Aru, David Gaudu e Pierre Latour si staccano a 5,7 km dall’arrivo. Simon Getschke della Cofidis ci prova in solitaria, ma viene risucchiato nel cuore del plotone. Mader sembra potercela fare, è lì con i suoi 24 anni e un sogno da realizzare: Primoz Roglic parte inesorabile sotto la flamme rouge. Gioca, finge, sembra avere nelle orecchie il ritmo di Pokerface di Lady Gaga. Ma non bluffa e divora tutto: tappa, primato in classifica, successo finale. Domani l’ultima tappa e chissà che il famelico sloveno non voglia firmare un poker clamoroso alla Parigi-Nizza. Mai dire mai di Willie Peyote potrebbe essere la prossima canzone preferita del “Cannibale” della Jumbo Visma.

Classifica generale

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