Clamoroso, il manubrio di Van der Poel si spezza in corsa. Ritirate le bici della squadra

Il manubrio rotto di Mathieu van der Poel al GP Le Samyn.
Tempo di lettura: 2 minuti

Le immagini di Mathieu Van der Poel che termina la “Le Samyn” sulla sua Canyon Aeroad con il manubrio rotto e la leva destra “penzolante” (non prima comunque di aver tirato la volata vincente al proprio compagno Tim Merlier) hanno fatto il giro del mondo.

Le cause sono ancora da accertare con chiarezza, ma indicativamente si possono far risalire ad una combinazione degli effetti dei tratti di pavé e di un serraggio sbagliato del collarino della leva di comando destra. 

Il manubrio in questione, il CP0018, è montato di serie sul nuovo modello Aeroad, e propone un innovativo quanto inedito sistema di regolazione in larghezza, tanto da rappresentare uno step in avanti rispetto ai classici cockpit monoblocco. 

In evidenza, il sistema di serraggio del manubrio CP0018 di serie sulle Canyon Aeroad (foto: Canyon.com)

Il sistema prevede un meccanismo che si può definire a tutti gli effetti telescopico: le sezioni esterne entrano nella zona centrale del manubrio e ne permettono di regolare la larghezza a scelta tra 39 a 43 millimetri, fissate con due viti per lato che, secondo le istruzioni della stessa Canyon, devono essere serrate a 6 N/m.

Il manubrio di Mathieu Van der Poel invece si è rotto nella zona di aggancio del comando, lì dove la leva si lega alla curva tramite un collarino metallico. Come accennato, un serraggio non corretto, una sollecitazione più brusca del solito o anche tutte e due le cose combinate possono aver portato al cedimento. Non è effettivamente la prima volta che le corse che prevedono tratti di pavé registrano episodi di questo tipo.

Mathieu Van der Poel in azione al GP Le Samyn.

I tecnici Canyon hanno immediatamente messo sotto esame il manubrio rotto, e, a titolo precauzionale, per ora hanno sospeso l’utilizzo di bici dotate sia del manubrio integrato CP0018 che anche del modello CP0015. Si tratta di una variante, questa, riservata ai pro’ che gode dello stesso meccanismo ma propone un angolo di attacco negativo (-17 gradi) per garantire un assetto più basso.

La formazione belga, sino a che non sarà fatta piena luce sull’episodio, per ora utilizzerà il modello precedente di Aeroad oppure l’Ultimate, entrambe a disposizione dei corridori.