Un grido di dolore espresso da Martinelli e da Bicisport: «Corridori, vi rubano il mestiere!»

Martinelli Astana Premier Tech
Giuseppe Martinelli, direttore sportivo dell'Astana Premier Tech, in una foto d'archivio
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Finalmente ci si sta accorgendo che il grande ciclismo è stato portato su di una pessima strada. Ultimo grido di dolore espresso da Giuseppe Martinelli, tecnico che esprime il ciclismo vero, quello che piace alla gente e che non tradisce la storia di questo meraviglioso sport.

Martinelli e il ciclismo che cambia: in sintonia con Bicisport

Martinelli si mette in sintonia con Bicisport che da tempo denuncia il gravissimo danno arrecato al ciclismo da dirigenti ossessionati da potere, procuratori avidi, preparatori intenzionati a trasformare i corridori in macchine e squadre influenzate da torrenti di soldi in arrivo soprattutto dagli Emirati Arabi con interessi diversi da quelli richiesti dal sostegno a questo sport.
Il momento è grave e purtroppo non è recepito né da dirigenti internazionali né dalla stampa. I giornali anche specializzati se ne disinteressano ignorando una realtà che può portare il ciclismo ad una crisi irreversibile. I ragazzi non si appassioneranno e più la gente volterà le spalle al ciclismo.
Ecco il grido di dolore espresso da Martinelli alla Gazzetta dello Sport ed ecco il tema di una linea di inquietudine espressa da Bicisport che sul numero di marzo che uscirà tra poco con una inchiesta dura che tutti i corridori, proprio tutti, dovranno leggere per primi in quanto si riferisce al loro mestiere e al loro futuro.