Sosa, il colombiano cresce all’ombra di Bernal. Al Giro una coppia pericolosa

Ivan Ramiro Sosa in azione durante la sesta tappa del Giro d'Italia 2019.
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Sul Mont Ventoux non si vince per caso. Ivan Ramiro Sosa ci è riuscito e la concorrenza era davvero agguerrita. C’era il compagno di squadra Egan Bernal, il campione del mondo Julian Alaphilippe e uno dei favoriti del prossimo Giro d’Italia, il nostro Giulio Ciccone.

Sosa ha piazzato un attacco deciso, da vero scalatore colombiano, e nessuno è riuscito più a riprenderlo. Ma non è la prima volta che il 23enne della Ineos-Grenadiers ha messo in mostra tutte le sue capacità. Per chi non ricordasse, Sosa ha corso per due stagioni all’Androni Giocattoli-Sidermec, regalando molte vittorie alla Professional di Gianni Savio. A 21 anni ha trionfato alla Vuelta a Burgos, al Sibiu Tour e all’Adriatica Ionica Race, risultati che hanno spinto lo squadrone britannico a portarlo nel World Tour.

Chiuso dalla concorrenza interna all’interno della Ineos, Sosa ha trovato poco spazio, ma quando è stato lasciato libero ha lasciato decisamente il segno. Coetaneo e connazionale di Bernal, lo scalatore di Pasca si presenterà al via del Giro d’Italia 2021 con il ruolo di gregario. Ma sarà davvero così?

I problemi alla schiena di Bernal sono ormai noti a tutti ed è lui stesso ad affermare che si tratta di un problema con cui convivere. Se il vincitore del Tour 2019 non riuscirà a mantenere la condizione per tre settimane, si aprirà per Sosa un’opportunità unica: lottare per la maglia rosa. Alla Ineos questo è già successo. Lo scorso anno per esempio Geoghegan Hart ha “sfruttato” il ritiro di Geraint Thomas per prendere in mano la leadership della squadra e vincere il Giro. Una situazione che potrebbe ripetersi.

Nel caso in cui Bernal non avesse problemi fisici, con un ultimo uomo come Sosa, il colombiano avrebbe tutti i bookmaker dalla sua parte. Ciccone sei avvisato!