Oh, povero Maurizio Costanzo. Inviato speciale al Giro del Belgio senza mai essere stato in Belgio. Il divertente aneddoto svelato a Fabio Fazio a “Che tempo che fa”

Vittorio Adorni Bicisport
Vittorio Adorni in una foto di archivio durante una visita allo stand di Bicisport al Salone di Milano dei primi Anni ’80. Adorni fu il primo italiano a vincere il Giro del Belgio nel 1966
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Particolare e curioso aneddoto raccontato da Maurizio Costanzo intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” andato in onda domenica sera su Rai 3.

Costanzo, collegato da casa, tra i tanti ricordi della sua lunga carriera, ha raccontato anche come, ai tempi in cui era collaboratore a Paese Sera, si ritrovò inviato speciale al seguito del Giro del Belgio senza, in realtà, mai essere andato in Belgio. “L’idea – ha ricordato con il sorriso lo stesso Costanzovenne ad Antonio Ghirelli che al tempo di Paese Sera era il caporedattore. Ebbene, Ghirelli non solo mi spacciò come inviato al seguito della corsa (quando in realtà stavo in redazione) ma mi diede anche un nome d’arte con il quale dovevo firmare gli articoli. Per dare un tono e maggiore credibilità al lavoro dell’inviato infatti mi fece firmare i pezzi del Giro del Belgio con il nome di Maurice Costance”.