De Rosa Merak, la specialissima della Cofidis per il 2021 (VIDEO)

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Nella foresta di DarkWood regna la legge della scure indiana di Zagor, ideato nel 1961 da Guido Nolitta, che senza paura difende i territori dei nativi dalle scorribande dei crimanali. Anche sulle strade del circuito World Tour troveremo chi senza timore difenderà il suo onore dagli spietati attacchi degli avversari: sto parlando della De Rosa Merak.

La Merak è la bici da corsa per eccellenza del produttore De Rosa, grazie ad un telaio monoscocca leggerissimo (meno di 800 grammi, nella misura 54, vernice compresa) in grado di combinare alla perfezione un insieme di quattro tipologie differenti di fibre di carbonio, distribuite sulla struttura a seconda delle necessità per garantire leggerezza, reattività e una guida confortevole. Un lavoro di precisione, quello realizzato da De Rosa, che non ha sacrificato l’eleganza, l’armonia e la proporzione di una bicicletta che riveste, venti anni dopo, i gloriosi colori del modello che ha vinto il campionato del mondo di Plouay nel 2000.

La trasmissione e la meccanica della De Rosa Merak sono affidate completamente al gruppo Campagnolo Super Record EPS a 12 velocità, così come le ruote sono delle Fulcrum Speed da 40 e 50 T dotate di tubolari Michelin Power Competition, mentre il lato manubrio è un FSA con il nuovo attacca ACR in grado di integrare allla perfezione i cavi al suo interno.

Vent’anni dopo il trionfo di Plouay, la Merak di De Rosa, lotterà con il coltello tra i denti per strappare ogni centimetro di strada alle sue avversarie, imitando Zagor che con la sua scure indiana regola le scorrazzate del crimine.