Tafi potrà concorrere all’elezione per la presidenza regionale toscana

Un primo piano di Andrea Tafi
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Il Tribunale federale ha respinto il ricorso presentato da un esponente del ciclismo toscano che riteneva inammissibile la candidatura di Andrea Tafi alla presidenza del comitato regionale toscano perché non in possesso dei requisiti richiesti, ed in particolare del tesseramento per almeno 24 mesi nei dieci anni precedenti.

Il Tribunale infatti, senza entrare nel merito della vicenda, nel rispetto delle carte federali, ha ricordato che il ricorrente non aveva titolo per presentare il ricorso essendo esclusiva competenza della Procura Federale mettere in discussione le candidature.

È comprensibile che la decisione abbia suscitato polemiche perché la Procura, che non può non essere a conoscenza della vicenda, avrebbe avuto il dovere di intervenire per accertare eventuali irregolarità, cosa che al momento non risulta abbia fatto.

Prossimi passi

A questo punto è lecito chiedersi cosa potrà accadere. Essendo convocata per questo weekend l’assemblea elettiva toscana e difficile immaginare interventi che ne condizionino lo svolgimento. È dunque possibile un intervento successivo che entri nel merito della vicenda.

Se venisse eletto il suo avversario, Metti, la vicenda si chiuderebbe senza ulteriori conseguenze. Se venisse eletto Tafi potrebbe essere messa in discussione la sua elezione. In realtà bisognerebbe capire se è in discussione l’elezione regionale o se invece si pensa alle conseguenze del voto regionale su quello nazionale.

Va comunque precisato che in discussione non è il comportamento di Andrea Tafi, ma l’accertamento dei titoli effettuato dalla Commissione elettorale. Se c’è stato un errore, è stato infatti commesso dalla commissione e non da Tafi che ha avanzato la sua candidatura.