Lo staff di Martinello chiede l’esclusione di Tafi dalle elezioni toscane

Andrea Tafi, in maglia Mapei, ha ottenuto la vittoria della Parigi-Roubaix (1999) e del Giro delle Fiandre (2002)
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Nell’incertezza che regna tra i candidati alla presidenza federale, cominciano ad alzarsi i toni del confronto. Alla vigilia delle elezioni del comitato regionale toscano è esploso il caso Andrea Tafi, il vincitore della Roubaix del 1999 è infatti candidato alla presidenza della Toscana.

La vicenda. Tafi ha presentato la sua candidatura alla presidenza regionale e la Commissione elettorale lo scorso 29 dicembre l’ha regolarmente ratificata ritenendolo idonea rispetto ai requisiti richiesti. Nei giorni scorsi sarebbe stato presentato un ricorso che denuncerebbe un clamoroso errore della commissione che non avrebbe rilevato che Tafi non avrebbe il requisito dei due anni di tesseramento negli ultimi dieci richiesto dalla normativa.

Infatti, l’ex campione si sarebbe tesserato solo a ottobre 2020 rendendo così, secondo alcune interpretazioni, il tesseramento valido per tre mesi e non per dodici. Quindi, essendo lui stato tesserato anche nel 2015, la validità dell’affiliazione federale sarebbe di 15 mesi e non di 24.

Tafi è dispiaciuto della vicenda. «La Commissione mi ha detto che potevo concorrere ed io ho lavorato per questo cercando soprattutto di fare il meglio per la mia regione. Non credo sarebbe giusto ritenere una persona con la mia storia inadeguato a concorrere, ma ovviamente mi rimetterò alle regole che ci sono. Posso solo dire che mi dispiace molto che questa azione venga dall’entourage di Martinello. Silvio non ha mai ritenuto di dovermi contattare e poi mi ritrovo questa azione…»

La vicenda è stata cavalcata dal sito Ciclismoweb.net presso cui opera Andrea Fin, addetto stampa di Silvio Martinello e suo stretto collaboratore. Difficile pensare che Silvio fosse all’oscuro della vicenda ed il sospetto, agli occhi di Tafi, troverebbe fondamento anche nel fatto che Saverio Metti, suo avversario nelle elezioni regionali, sarebbe pronto a sostenere il campione veneto.

E’ ovvio che se quanto denunciato fosse in contrasto con i requisiti elettorali, Tafi potrebbe essere escluso dalla competizione. Resta da capire se una persona con la storia di Tafi possa essere realmente considerato inadeguato per la carica per la quale concorre. Per quanto riguarda i riflessi sulla disputa nazionale, pur essendo divenuta ormai un’abitudine quella di eliminare gli avversari ricorrendo alla giustizia, è anche vero che le regole devono essere rispettate e, qualora venisse confermata l’irregolarità, la Commissione elettorale poteva prestare più attenzione nel valutare i requisiti. Così come sarebbe stato un bel gesto se Martinello avesse fatto una telefonata a Tafi per risolvere tra compagni di strada la vicenda.

«Io non ho ancora scelto il candidato al quale la Toscana darà il suo sostegno – ha affermato Tafi – il mio progetto, qualora fossi eletto, sarebbe di convocare gli organi regionali e insieme decidere a chi dare il nostro sostegno. Al momento, dei candidati, solo Silvio non mi ha ancora contattato».

Detto questo domenica 10 gennaio, al palasport di Montecatini, si riunirà l’assemblea regionale per eleggere il presidente. Prima di quella data potrebbe arrivare un comunicato della Federazione che dovrà esprimersi sulla vicenda.