Axel Merckx avverte Van Aert e Van der Poel: “Non facciano come la Vos”

Axel Merckx
Axel Merckx in una foto d'archivio
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Consigli, budget e anche situazioni familiari. Dalle colonne di La Dernière Heure Axel Merckx è tornato a parlare a 360 gradi affrontando temi delicati che, in maniera più o meno diretta, lo riguardano da vicino.

In primo luogo, il figlio di Eddy ha voluto dare delle buone notizie circa la salute della figlia Athina che dagli ultimi mesi del 2019 ha iniziato un lungo ciclo di chemioterapia per sconfiggere un tumore al ginocchio.

«Dalla scansione fatta due settimane si è visto che il tumore continua a diminuire. Ora, in accordo coi medici, abbiamo deciso di interrompere i trattamenti per 3-4 mesi e vedere l’evolversi della situazione», ha dichiarato sollevato Axel.

Il 2021 della Hagens Berman Axeon

Dopo le buone nuove sulla salute della figlia, il bronzo olimpico di Atene ha dispensato poi un aggiornamento positivo anche per quel che riguarda il suo lavoro e quindi, nel dettaglio, il futuro della Hagens Berman Axeon.

«Avevamo bisogno di circa 300mila euro di budget per affrontare il 2021 e al momento ne abbiamo trovati più o meno la metà. Ciò significa che potremo fare una buona stagione normale con un buon programma di corse in Europa».

Non ripetere gli errori del passato

Merckx ha quindi voluto dare il suo parere sulla scelta del connazionale Wout Van Aert di tornare a gareggiare così precocemente nel ciclocross rivelando tutte le proprie perplessità a riguardo.

«Mi sembra che si sia ributtato nella mischia molto presto. La sua stagione su strada non è finita da molto, in più è stato fuori a lungo per infortunio e le energie impiegate per recuperare totalmente da un incidente come il suo non vanno sottostimate».

Il punto quindi per Axel sta nel calendario intenso a cui Van Aert si sta sottoponendo e, a suo avviso, nel poco tempo a sua disposizione per riposare realmente: «In tre anni non ha mai staccato per davvero e lo stesso vale per Mathieu Van der Poel: sono un po’ preoccupato da questo punto di vista».

Il caso della Vos

A riguardo, per dare più sostanza alle proprie affermazioni, il general manager della Hagens Berman Axeon ha voluto portare il significativo esempio di Marianne Vos in campo femminile.

«Lei ha corso e vinto tutto per anni: su strada, contro il tempo, in pista, nel ciclocross. Poi, un giorno, il suo corpo ha detto basta, si è ammalata e non è più tornata sui livelli di prima ad eccezione di qualche lampo…Mi auguro che Van Aert e MVDP riflettano su quest’aspetto coi loro allenatori e i loro entourage».