Martina Fidanza: «La nostra forza è il duro lavoro. Agli Europei la mia vittoria più bella»

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Martina Fidanza, medaglia d'oro nello Scratch ai campionati europei di Plovdiv. (foto: BettiniPhoto)
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Non ha ancora la certezza di entrare nella lista delle selezionate per le Olimpiadi di Tokyo, ma ha tanta voglia di dimostrare tutte le sue capacità e strappare il pass per quello che sarebbe il sogno di una vita. E’ questa la forza di una campionessa come Martina Fidanza. Non sentirsi mai arrivate, cercare di migliorarsi anche quando si conquista uno splendido oro nello Scratch ai campionati europei su pista.

«Ora come ora so di essere una delle riserve del gruppo, ma lotterò come tutte per guadagnarmi un posto per il Giappone. E’ questa la forza del nostro gruppo. Ognuna di noi spinge per alzare l’asticella sempre di più».

E che gruppo aggiungiamo noi! Alle Olimpiadi schiereremo una formazione di grande talento e soprattutto molto giovane (Martina ha 21 anni). Tutti però se lo chiedono, da dove nascono le grandi qualità di queste scatenate – e vincenti – ragazze?

«La nostra forza è il duro lavoro. Non ci fermiamo mai. Corriamo insieme da ormai tantissimi anni, eravamo juniores quando abbiamo cominciato e ora siamo sul tetto del mondo a sognare le Olimpiadi. Un bellissimo percorso che senza un tecnico come Dino Salvoldi sarebbe stato impensabile».

Martina Fidanza regala all’Italia il primo oro ai campionati europei su pista di Plovdiv. (BettiniPhoto)

L’oro agli Europei il successo più bello. E su strada?

La Fidanza in questi anni ha vinto molto su pista: due titoli mondiali, due ori in Coppa del Mondo, sei agli Europei e addirittura nove titoli nazionali. Quale di questi successi è quello che le ha regalato più soddisfazione? Martina non ci pensa due volte a rispondere…

«Questo in Bulgaria. Era un obiettivo che mi ero prefissata quando ero ancora molto piccola, vincere un titolo tra le élite. Sapevo di essere arrivata abbastanza preparata, avevo una buona gamba e i dati in allenamento erano ottimi. Lo Scratch è una corsa molto difficile da interpretare, c’è pressione, nervosismo, basta poco e qualcuna ti ha guadagnato un giro. Si era messa male, la bielorussa aveva un grandissimo vantaggio. Pensavo che l’oro fosse andato, invece sono riuscita a chiudere il gap. Ho capito di avercela fatta solo nel rettilineo finale».

Non dimentichiamoci che Martina corre molto anche su strada con la maglia della Eurotarget-Bianchi. Il 2021 per lei sarà il quarto anno tra le professioniste…

«Su strada devo fare ancora tanta esperienza. E’ completamente diverso da quando ero juniores dove tutto veniva più facile. Le rivali sono molto agguerrite, ho bisogno di fare uno step in più. Non ho eccessive pretese per la prossima stagione, spero di continuare a migliorare e togliermi magari qualche bella soddisfazione».