Adam Hansen saluta la Lotto Soudal: passa dal ciclismo all’Ironman

Adam Hansen
Adam Hansen alla partenza della 9ª tappa del Giro d'Italia 2020.
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Quello di Adam Hansen nel mondo del ciclismo non è stato un triste, solitario y final come quello raccontato dallo scrittore argentino, Osvaldo Soriano. Primo perché la carriera di un atleta professionista per tredici stagioni con la soddisfazione di vincere una tappa al Giro d’Italia (San Salvo-Pescara nel 2013) e una alla Vuelta (Salvaterra de Miño-Cangas do Morrazo nel 2014) non è cosa da poco vista la globalizzazione dello sport. Secondo per la presa di posizione durante l’ultimo Giro che l’ha fatto – della serie nel bene o nel bene purché se ne parli – sulle copertine e sulle pagine di mezzo mondo.

Adam Hansen: la corsa continua con l’Ironman

A proposito di mondo, Adam Hansen continuerà a girarlo in lungo e in largo, ma la fedele bicicletta sarà affiancata dal nuoto e dal running. Il 39enne australiano, ha scelto di iniziare l’avventura nell’Ironman: la multidisciplina che spinge le capacità fisiche umane oltre ogni limite. Prevede infatti, nella distanza media, la durissima combinazione di nuoto, ciclismo e corsa per un totale di 70.3 miglia. Per un corridore che ha portato a termine 20 Grandi Giri consecutivi, fare 1.9 km a nuoto, 90 in sella e infine una mezza maratona, sarà sicuramente una sfida interessante e tutta da vivere.

Thomas De Gendt e gli altri compagni di squadra della Lotto-Soudal per sei anni, l’hanno salutato con messaggi di amicizia e ricordi sui loro profili Twitter. Per l’ingegner Hansen brevettatore di scarpini ora, il gioco, si fa più duro di una tappa di montagna.