Ecco il giudizio di Beppe Conti sull’ultima tappa del Giro d’Italia, raccolto dal nostro Davide Bernardini.
Beppe, ha vinto il più forte?
«Non solo, il più forte e il più completo. Non c’era tattica della Sunweb che potesse reggere: il britannico è stato il migliore. E dire che è giovane e non era nemmeno partito come capitano».
A quando la partecipazione di Ganna alle classiche per vincerle?
«Mi auguro il prima possibile. Tre crono in un Giro come Moser nel 1984. Vince su tutti i percorsi e le distanze. Lasci perdere i grandi giri e pensi alle classiche».
Che Giro è stato, Beppe?
«Emozionante e imprevedibile solo nell’ultima settimana. Ha perso tanti campioni per strada ed è stato un peccato. In generale continua ad essere il secondo grande giro per importanza dopo il Tour, niente da fare. Comunque è stato portato a termine, non è andata male. E Geoghegan Hart si è rivelato un degno vincitore».