Mistero Roglic, i dubbi di Lora: «Caduta più grave di quanto sembrasse, in ansia per il Tour»

Primoz Roglic con la compagna Lora Klinc.
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A parlare è Lora Klinc, da anni compagna di Primoz Roglic e da poco più di uno mamma di suo figlio Lev. «Quella caduta al Delfinato ha messo in discussione molte cose, si è rivelata più grave di quanto sembrasse in un primo momento. Da una parte mi dico che poteva andare peggio, ma poi mi arrabbio: perché proprio alla vigilia del Tour?». La ventinovenne austriaca – è originaria della Stiria – oggi era al Kinodvor di Lubiana dove è stata proiettata l’anteprima del documentario sui preparativi per la Grande Boucle della star slovena del ciclismo.

«Non ti abitui mai alle cadute, è bruttissimo»

Lora, ex pallavolista ed ex sciatrice di fondo, ha approfittato dell’occasione per presentare il suo primo libro, in uscita nei prossimi giorni. Il libro si intitola «Chilometro zero» e racconta «il nostro dietro le quinte, i nostri sentimenti». Un rapporto basato su un equilibrio delicato, con il ciclismo a rompere la tranquillità. «Siamo diversi come il fuoco e l’acqua», ha scherzato Lora, che ha raccontato come alla fine della Vuelta vinta dal suo compagno fosse «più sollevata che felice. Non ti abitui mai alle cadute, quando vedi una brutta caduta sai che ti aspetta una lunga attesa di notizie, provi una sensazione assurda di impotenza. E’ bruttissimo».

«Ora voglio capire cosa succederà da qui al Tour»

Da lì all’ultimo Delfinato il passo è stato breve. Tutti gli appassionati di ciclismo accorsi all’anteprima (la Slovenia è letteralmente impazzita per il ciclismo grazie a Roglic e a Pogacar) volevano sapere se Roglic sarà alla partenza del Tour sabato a Nizza. Lora non ha sciolto le riserve, ammettendo che «Rogla è lontano dal cento per cento della forma, adesso non ci voleva, sono in ansia per capire cosa succederà da qui alla partenza del Tour. La domanda più importante adesso è: Primoz partirà davvero? Lo vogliamo tutti, ma aspettiamo la conferma». Quanto a lei, cercherà di essere al suo fianco. «Con un bambino piccolo è complicato, ma potrei essere alla partenza e negli ultimi giorni, quelli decisivi. Speriamo».