Le quattro volate più pericolose della storia? Eccole qui…

Una storica volata al Tour de France del 2005. Dietro a Boonen, in maglia verde, i due australiani McEwen e O'Grady si prendono a...testate.
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La volata della prima tappa del Giro di Polonia ha lasciato attoniti i corridori e gli appassionati, le immagini dell’impatto di Jakobsen sono devastanti. Il movimento scorretto di Dylan Groenewegen che chiude l’olandese alle transenne, fa tornare però alla mente alcune volate “pazze” della storia del ciclismo.

Nella foto in apertura uno dei tanti sprint del Tour de France 2005 concluso a…testate tra gli australiani Robbie McEwen e Stuart O’Grady. In quella occasione, per fortuna, andò tutto bene, ma i due si presero dei rischi enormi.

Ora, invece, andiamo a scoprire quattro drammatiche volate che finirono decisamente peggio…

1) Raas-Battaglin-Thurau: era il campionato del mondo 1979

Mentre Giovanni Battaglin (sullo sfondo) è a terra, Jan Raas va a vincere il Campionato del Mondo 1979.

I più grandi appassionati si ricorderanno sicuramente del Campionato del Mondo 1979 a Valkenburg. Furono quattro corridori a giocarsi la maglia iridata allo sprint, tra cui il nostro Giovanni Battaglin.

L’azzurro non è un grande velocista ma quel giorno è supportato da una grandissima forma. Jan Raas e Dietrich Thurau lanciano lo sprint, Battaglin dietro è pronto a balzare fuori. Il tedesco all’improvviso attraversa la sede stradale da sinistra a destra, finendo quasi addosso a Raas. Proprio l’olandese, padrone di casa, ha uno sbandamento che trascina sulle transenne il povero Battaglin che accorreva al suo fianco.

Se Thurau quasi si ferma dopo la scorrettezza, Raas va dritto verso il traguardo, laureandosi Campione del Mondo. A Battaglin non resta che l’amarezza di un Mondiale sfumato…

2) Argentin-Saronni al veleno a Todi: era il Giro d’Italia 1983

Giuseppe Saronni e Moreno Argentin al traguardo di Todi al Giro d’Italia 1983, una delle tante volate movimentate di quella Corsa Rosa.

4ª tappa del Giro d’Italia 1983, traguardo a Todi con arrivo in volata. Argentin contro Saronni.

Cercando di chiudere la porta a Saronni, Argentin taglia la strada al Campione del Mondo, il quale si fa largo mettendo una mano sulla spalla dell’avversario. Uno sprint “sporco” figlio di una rivalità contro qualsiasi regola.

3) Bauer-Criquielion: al mondiale di Renaix 1988 tra i due litiganti esulta Fondriest!

Il Mondiale del 1988 a Renaix fu deciso da una drammatica volata che ha visto vincere il nostro Maurizio Fondriest.

Il canadese Bauer è appena rientrato sull’azzurro e sul belga Claude Criquielion, parte lungo ma stringe quest’ultimo alle transenne, provocando la sua caduta. Fondriest tutto solo può così trionfare a soli 23 anni.

La vicenda però non terminò su quel circuito. Gli strascichi legali si trascineranno per decenni, con la sentenza definitiva che è arrivata solo pochi anni fa. La corte ha infatti stabilito che si è trattato di un semplice incidente di gara. Oltre il danno, la beffa per il povero Criquielion.

4) Cipollini-Baffi alla Vuelta del 1994: qui è scontro totale…

Sulla destra Adriano Baffi chiude Mario Cipollini alle transenne: l’impatto sarà terribile.

Il duello Cipollini-Baffi ci riporta alla mente una delle volate più pericolose della storia recente del ciclismo. Ci troviamo a Salamanca, alla Vuelta di Spagna del 1994.

Prima della corsa erano stati tutti molto chiari, «Cipollini lavorerà per Baffi». Ma non si può chiedere a Mario di fare da apripista, è troppo forte il richiamo del traguardo e troppo grande la voglia di aggiungere una vittoria al proprio palmarès.

I due, che erano anche compagni di squadra, guadagnano la parte sinistra della strada. Cipollini prova a superare Baffi negli ultimi 100 metri, ma quest’ultimo lo stringe alle barriere. Il volo è pauroso: Cipo” cade violentemente a terra, rimbalza più volte sbattendo anche il capo (ancora non veniva usato il casco in corsa).

Oggi parliamo di una tragedia sfiorata con il toscano che finisce all’ospedale con solo qualche punto di sutura. Baffi, che venne squalificato al termine della tappa, dichiarerà di non aver visto il compagno arrivare.

Proprio Cipollini ha ricordato ieri mattina in un video pubblicato su Instagram l’epilogo di quella trista volata. «Baffi non mi ha mai chiesto scusa, non è neppure venuto all’ospedale nelle successive 24 ore