Prima ancora che si conoscessero le drammatiche condizioni di Fabio Jakobsen, per le conseguenze della caduta nel finale della prima tappa del Giro di Polonia, non erano mancate dure reazioni dal mondo del ciclismo.
Ad alzare per primo la voce, sulla faccenda, è Patrick Lefevere, Team Manager della squadra belga Deceuninck-Quick Step e dunque proprio di Fabio Jakobsen, il corridore volato oltre le transenne per la manovra di Groenewegen, che fa parte delle “azioni che devono stare fuori dal ciclismo”, “fatti criminali”:
Lo stesso Patrick Lefevere pochi minuti dopo rincara la dose, rivolgendosi direttamente alla Jumbo-Visma, e parlando di dure sanzioni per Dylan Groenewegen. Il termine “jail” (prigione) non lascia spazio all’interpretazione :
Dice la sua anche Fabio Sabatini, ex corridore della squadra belga ed ex compagno di squadra di Jakobsen. Il pesce pilota toscano, attualmente in forza alla Cofidis, se la prende con il tipo di arrivi, a suo dire sempre più pericolosi:
Altri corridori, poi, come Fran Ventoso, Bennati e Agnoli, hanno parlato di sicurezza in corsa:
Sono pienamente d’accordo con te, @GroenewegenD devi stare un bel po’ lontano dal gruppo , ma sai perché @Tour_de_Pologne e altre gare Fani quei tipi di arrivi? Perché il nostro sindicato ossia @cpacycling se lo permette. Mai fatto niente per la sicurezza. Sarà ora ??????? https://t.co/VvTbiSwYct
— Fran Ventoso (@franventoso) August 5, 2020
Vogliamo parlare del tipo di transenne con relativi tabelloni che schizzano per aria?? Ma dove siamo??? ???
— Daniele Bennati (@Benna80) August 5, 2020
Mai si prenderà una decisione drastica e mai tante situazioni del genere non cambiaranno. Oltre alla tutela della salute , ci vuole la tutela della VITA!
— Valerio Agnoli (@AgnoliValerio) August 5, 2020
Molti anche i messaggi di vicinanza che arrivano dal mondo di Twitter da parte di colleghi e giornalisti, come Martinelli, Mate, Benedetti, Nelson Oliveira, tutti si stringono intorno al corridore, Fabio Jakobsen, che sarebbe in gravi condizioni trasportato in ospedale.