Strade Bianche, le pagelle: Van Aert da 10, Formolo e Bettiol super. Alaphilippe merita 4, Nibali e Sagan…

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Van Aert 10 – Per vincere questa corsa ci vogliono le gambe, e lui le ha: è il corridore perfetto per Strade Bianche. La dedica al bimbo in arrivo: è tutta una vita nuova, per noi e per lui, che archivia il lungo stop per il brutto infortunio al Tour.

Formolo 8 – Su BS ci aveva promesso meno fumo e più arrosto ed eccolo. E’ lui a dare il la a Fuglsang per il suo attacco sul Monte Sante Marie, poi resta sempre con i primi. Non può nulla contro Van Aert, ma si prende un secondo posto che promette meraviglie.

Schachmann 6 – Anche se recita sempre la parte di quello che non ce la fa più, nel gruppo dei migliori lui c’è. Festeggia i quattro anni di rinnovo con la Bora dimostrandosi una certezza. Podio alla costanza.

Bettiol 7 – Tiene molto a questa corsa, e lo vediamo a ogni chilometro. Brillante, a tratti feroce, si avvicina al migliol Bettiol che conosciamo. Il lavoro in mtb nel periodo di lockdown si vede eccome.

Fuglsang 7 – Viene dalla sua migliore stagione, nell’abbozzo di questa aveva dominato la Ruta del Sol: ora sappiamo che la pandemia non ha cambiato niente. Attacco feroce sul tratto più duro del Monte Sante Marie, gli manca soltanto il finale.

Alaphilippe 4 – Rimane incatramato nella caduta di gruppo al settore 7 di sterrato. Mai davvero a suo agio, lontano dalla forma migliore, si stacca al momento in cui la «sua» gara si decide, è il primo dei big a perdersi.

Nibali sv – Due forature prima di finire a terra nel tratto 7 di sterrato: una giornata non proprio fortunata per Vincenzo. Nella caduta di gruppo ha battuto la mano sinistra, e a quel punto ha preferito fermarsi, anche per non compromettere la Sanremo. 

Van der Poel 5 – Al debutto in questa corrida lo immaginavamo perfettamente a suo agio nella polvere delle crete senesi. Invece lo abbiamo visto arrancare. Forature anche per lui, e il caldo atroce: ma conoscendolo non accetterà alibi.

Sagan sv – Preferiamo fare finta che non ci fosse, e in effetti non l’abbiamo praticamente mai visto. La campagna d’Italia non comincia nel modo migliore. A una settimana dalla Milano-Sanremo, non sembra in condizione di poter fare la differenze. Ma lui è Sagan, quindi…

Strade Bianche 9 – Non 10 perché una corsa senza (quasi) pubblico è meno corsa. Ma lo spettacolo di tanta bellezza rimarrà a lungo negli occhi di chi l’ha seguita. Dopo tanta astinenza, ci voleva.