In Sardegna. La missione di Garau? Cura e passione per la bici

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Siamo tornati nella bottega di Sandro Garau, il leader assoluto della Sardegna da diverse stagioni che da quasi 35 anni accoglie e segue nella sua bottega frotte di cicloamatori.

Una storia d’amore iniziata nei primi anni 70, quando Garau partecipò ai Giochi della Gioventù.

«La necessità di tenere insieme i componenti di una vecchia bici, per prendervi parte – racconta – fu l’occasione per cominciare a prendere confidenza con gli attrezzi da officina. Ebbi in sorte di vincere quella gara e, da allora, partecipare alle corse e curare le bici, fu un tutt’uno. Nell’85 decisi di intraprendere l’avventura di un laboratorio di ciclismo mettendo al servizio dei clienti quanto imparato sui campi di gara nel mio piccolo spazio in garage, dove ho fatto mio il motto: “Molto meglio che cambiare, riparare…”».

Nella bottega di Santa Giusta va forte la mountain bike, per motivi legati al territorio, mentre stenta a decollare, rispetto al trend generale del panorama italiano il settore delle e-Bike. In grande recupero la strada, complice “l’innamoramento” dei sardi per il loro campione Fabio Aru.

«Aru è stato un grande traino – afferma l’artigiano –  speriamo che superi questo momento negativo e che si sblocchi, ne abbiamo tutti bisogno e glielo auguriamo di cuore».