Per il 40° anniversario Balducci si regala Unika

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Che regalo può farsi un meccanico per i suoi 40 anni di attività? Una bici naturalmente. Quella che si è regalata Balducci è… Unika.

«Il telaio è di Rewel – spiega il meccanico di Fabriano – ed è in titanio. Una tiratura limitatissima che incarna il mio ideale di telaio, che deve essere da corsa ma comodo. Questo significa che può ospitare nella configurazione tradizionale gomme da 30 millimetri di sezione, ma è predisposto per un eventuale portapacchi, così come ci sarà la possibilità di montare pneumatici posteriori sino a 35 e anteriori sino a 40, in modo da poter sfidare le strade dissestate e qualche percorso tipo la Nova Eroica. Infine c’è la possibilità di montare il reggisella telescopico passando all’interno del telaio. Per la trasmissione ho puntato sul monocorona mixando lo Shimano Grx (che è il gruppo da gravel) con un pacco pignoni dotato di corpetto Xd montato su ruote Fulcrum. Con la sua scala 9-45 si ha uno sviluppo metrico maggiore del 50×11».

Balducci ha cominciato nel 1980 e in questi 40 anni ha potuto contare sul valido aiuto della moglie Luciana, “l’anima del negozio”, come lui la definisce. Ma torniamo a Unika: a che tipo di clientela è diretta? «E una bici da corsa molto comoda, la forcella che ospita il tubolare da 40 non è molto estrema, il carro è poco più lungo di quello dei telai classici ed è perfetta per una clientela che non si vuole rompere la schiena sulle strade dissestate e che non guarda alle mode».

Il prototipo è di Balducci. Poi se qualche cliente sarà conquistato da Unika potrà richiederla. «Sono partito pensando a 4-6 esemplari,  se ne vengono fuori 12 è un’esagerazione. Potrei fare qualcosa in acciaio ma vorrei rimanere fedele al titanio, il metallo più nobile: leggero, elastico ed inossidabile. Insomma, ha il suo fascino…».