Il Countervail addolcisce una macchina da guerra
La bicicletta preferita dai corridori della Jumbo-Visma, tra cui il vincitore dell’ultima Vuelta Primoz Roglic, unisce aerodinamica e grande rigidità soprattutto all’avantreno. Secca e decisa sa anche esser comoda grazie all’ormai noto inserto viscoelastico tra gli strati di composito che smorza le vibrazioni. E con i freni a disco è ancora più moderna
Di celeste ce ne sono tanti, se ne contano a decine, ma solo uno è iconico nel mondo del ciclismo. Il celeste Bianchi, identificato con il codice 332 della scala Pantone, immediatamente richiama imprese a due ruote che hanno scritto pagine e pagine di storia da Coppi in poi.
Tanto passato sì, ma anche un futuro in cui la Oltre Xr4 Disc ha tutto per recitare un ruolo da protagonista.
Muscoli e controllo
La tecnologia Countervail non è nuova in casa Bianchi, ma ha esordito sulla Infinito (non a caso modello endurance) e poi si è estesa sul resto della gamma. E’ un inserto viscoelastico sviluppato in ambito aerospaziale, situato tra gli strati di carbonio, che permette di neutralizzare sino all’80 per cento delle sconnessioni. In un’epoca in cui (finalmente) si dà molta attenzione alla tenuta e alla trazione, è perfetto anche per il modello performante della casa di Treviglio.
I muscoli sulla Xr4 Disc d’altro canto ci sono eccome, soprattutto all’anteriore dove troviamo un tubo sterzo supportato da un’estensione nella zona posteriore che rende tutta l’area molto granitica. Diametri importanti si trovano anche sulla forcella, sui pendenti del carro, sull’incrocio dello snodo sella, ma in generale un po’ ovunque per un mezzo nato per dare efficienza aerodinamica e al contempo estrema risposta alle sollecitazioni. Il tutto ad un peso di 990 grammi circa.
Viene fornito con reggisella a testa reversibile, in sette taglie e pensato per un passaggio dei cavi totalmente interno. Il che ne aumenta anche l’eleganza della linea. Inoltre tramite il configuratore online è possibile modificare il colore principale e quello secondario del telaio, quello della grafica e anche la finitura, se lucida oppure opaca. Il tutto con un sovrapprezzo di 400 euro, 60 giorni lavorativi di tempo e appoggiandosi sempre ad un rivenditore ufficiale.
Anche rim, ma…
Tra le mani ci siamo trovati la versione super top, quella da 11.990 euro. Prezzo che si spiega con la presenza del Super Record Eps elettromeccanico, ruote Fulcrum Wind, manubrio Vision Metron 5D e sella Fi’zi:k in composito. Gli allestimenti della Oltre Xr4 Disc non scendono sotto un certo lignaggio, e scorrendo i prezzi troviamo le versioni con Dura Ace Di2 e Sram Red eTap Axs a 10.990 euro, con Super Record meccanico a 9.990 euro, con Dura Ace tradizionale a 8.290 euro e con Ultegra Di2 a 6.990 euro. Il solo telaio varia tra i 4.290 euro del kit con attacco e curva Fsa Energy in alluminio, oppure con il tocco di classe del Vision Metron 5D Acr a 4.990 euro. Un riferimento ormai in quanto a leggerezza e linee, per il quale però (suggerimento tutto nostro) vi consigliamo comunque di metterci le mani prima, per capire se la presa che offre è congeniale o meno al vostro stile.
Per la versione rim brake troviamo un approccio molto interessante da parte di Bianchi. Anche qui sei allestimenti con prezzi da 5.590 euro (Dura Ace mix) a 10.990 euro (Super Record Eps), più il kit telaio a 3.690 euro. Tutte le bici complete sono equipaggiate con le Fulcrum Racing Zero in alluminio, set solido e affidabile ma per certi versi “sottostimato” rispetto al resto dei componenti. Sostanzialmente Bianchi tiene più basso il prezzo venendo incontro agli acquirenti, dando la possibilità a chi ha già buone ruote in casa di riutilizzarle qui. In fondo i mezzi con freni tradizionali a livello di mercato non sembrano avere un gran futuro di fronte, così non si sborsano soldi per avere altre ruote top.
Dategli potenza
Roglic ci ha vinto la Vuelta, Van Aert due tappe al Delfinato e una al Tour, entrambi con la versione a freni tradizionali. La Oltre Xr4 è la prima scelta dei corridori della Jumbo-Visma, e pare che anche quest’anno si opterà per i rim, per quanto le cose potrebbero cambiare in corso d’opera.
Privi sia del bagaglio atletico che di quello tecnico dei due sopraccitati, ci abbiamo approcciato con una qualcerta cautela pensando che, come tutte le bici pensate per l’agonismo, si rivelasse un filo scorbutica agli inizi. Idea rivelatasi invero sbagliatissima.
Il bello della Oltre è che ci si riesce a entrare in simbiosi quasi da subito, a patto ovviamente di aver azzeccato la taglia in una rosa di geometrie (ben sette) che offrono un assetto non estremo ma che richiede una pur minima capacità di abbassarsi. Confrontandola con la misura equivalente della Infinito, sulla nostra 55 troviamo 2 centimetri e mezzo in meno di sterzo (140 contro 165 millimetri). Niente di insormontabile, credeteci, ma con la schiena occorre stare giù.
La bici si rivela estremamente reattiva, leggera ed in grado di prodursi in veloci accelerazioni quando richiesto. L’avantreno è una parte cruciale di questo mezzo e, vi assicuriamo, il manubrio integrato recita un ruolo fondamentale in tutto questo. Lavorando in simbiosi con una zona frontale del telaio già di suo massiccia, regala presenza e stabilità in curva e in frenata. Anche su inchiodate estreme difficilmente la Oltre Xr4 va in difficoltà o si comprime.
L’anteriore vivace permette di impostare traiettorie in maniera immediata e di mantenerle senza doversi preoccupare di altro. La bici va sempre dove si vuole che vada, e non tradisce mai.
Una capitolo a parte merita la comodità. Del Countervail ne abbiamo parlato già abbondantemente in collaudi passati, e se volete sapere cosa succede vi diciamo che è come se un asfalto grinzoso si trasformasse in liscio. Non siamo a livello dei miracoli ma è un aiuto concreto per chi guida questo mezzo secco e rigidissimo, il quale disponendo di un “ammortizzatore” strutturale non perde nulla strada facendo. La versione da noi collaudata aveva ruote da 55 di profilo, un amatore meno smaliziato (o di taglia piccola) potrebbe trovarsi più a suo agio con le Wind 40, sempre di casa Fulcrum. Per le gomme, le 25 di Vittoria ci sono apparse perfette su questo cerchio a canale largo. Non ultimo il Super Record Eps a disco che, lo dicemmo in sede di presentazione lo scorso anno, 12 velocità a parte offre un sistema frenante che sorprende per modularità e potenza, anche quando messo alla frusta. In definitiva, con la Oltre Xr4 si va subito in simbiosi, ma per ottenere il massimo lasciatevi qualche uscita per capirla un po’ meglio. Poi, se ne avrete, anche Roglic dovrà guardarsi le spalle. O no?
Mauro Cugola
La scheda tecnica
Tubazioni: Carbonio/Countervail
Forcella: Bianchi Oltre Xr Disc
Gruppo: Campagnolo S. R. Eps
Ruote: Fulcrum Wind 55 DB
Copertoni: Vittoria Corsa Gr 2.0
Manubrio: Vision Metron 5D Acr
Serie sterzo: Fsa Orbit
Reggisella: Bianchi Oltre
Sella: Fi’zi:k Arione
Portaborraccia: Bianchi Carbon
Taglie: sette, dalla 47 alla 61
Peso: 7,4 chilogrammi
Prezzo: 11.990 euro
Abbiamo utilizzato: abbigliamento Santini, scarpe Luigino Verducci, casco Met, occhiali Briko