Dopo il 17º posto di Perugia, Edoardo Affini affronta la seconda cronometro del Giro d’Italia con la consapevolezza che il risultato di oggi potrà essere sensibilmente diverso: la condizione è in crescita, il percorso è più adatto e, soprattutto, si corre in provincia di Mantova, nelle sue zone.
Edoardo, questa per te è una crono di casa.
«Mi fa molto piacere che la provincia abbia investito nel Giro, e in particolare che siano riusciti ad avere una tappa a cronometro. Questa, ovviamente, è una motivazione in più: un buon risultato oggi avrebbe un valore particolare».
Hai provato il percorso? Cosa ne pensi?
«È chiaramente più adatto a me rispetto a quello dell’altra crono, ma attenzione: non è una cronometro piatta. La prima parte è più impegnativa e la seconda più facile, ma complessivamente è un percorso da non sottovalutare».
A inizio Giro hai avuto qualche problema di salute, ma l’altro giorno ti abbiamo visto in fuga. Qual è la tua condizione?
«Mi sembra di essere in ripresa, anche perché peggio di come sono stato la settimana scorsa è difficile. Penso di aver toccato il punto più basso a Napoli, una tappa non durissima ma in cui ho fatto fatica tutto il giorno. Da lì sto migliorando, per questo sono fiducioso».
Infine una domanda secca: chi è il favorito di oggi?
«Ganna».