Castiglion Fiorentino, Zappi: «Malinen con 15 fratture, ma la curva non era pericolosa»

Zappi
Flavio Zappi in una foto d'archivio al Giro d'Italia Under 23 2021
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Le immagini di Sampo Malinen in ospedale dopo la terribile caduta di sabato scorso a Castiglion Fiorentino hanno fatto immediatamente rabbrividire. Tanti addetti ai lavori hanno puntato il dito contro la curva dove è accaduto l’incidente, giudicandola pericolosa. Flavio Zappi, team manager della squadra del corridore finlandese, ha cercato di placare le acque.

«Non la reputo una curva pericolosa – spiega Zappi – Come quella di sabato ce ne sono migliaia e migliaia sparse in tutta Italia. Per non avere più curve simili bisogna correre in un circuito automobilistico, con le vie di fuga e la ghiaia all’esterno. Purtroppo il ciclismo è questo, uno sport pericoloso, anche più della Formula 1, e che con le innovazioni tecnologiche e l’aumento della velocità in gruppo lo sarà sempre di più».

La cosa più importante, però, è sapere come sta Malinen dopo alcuni giorni passati all’ospedale. «Fortunatamente sta meglio – continua Zappi – È vigile, parla, mangia. Per due giorni abbiamo avuto molto paura, perché la botta è stata molto forte. Ha “spaccato” nove vertebre, ma non da intaccare il midollo, tutte le costole della parte sinistra del corpo e ha ricevuto lo schiacciamento del polmone. In più le conseguenze al viso come il naso rotto e il gonfiore. In totale ha avuto 15 fratture».

Il team manager ha nuovi aggiornamenti anche sullo sviluppo dell’incidente. «Sono caduti in molti – analizza Zappi – Ma una striscia sulla schiena, che potrebbe essere stata causata da una gomma, fa pensare che Malinen si sia rialzato, per poi essere stato centrato in pieno da un altro corridore che sopraggiungeva».