Oioli: «Volevo dedicare il Marmo alla mia Q36.5, fuori dal Giro Next Gen per motivi politici»

Manuel Oioli, in foto secondo al Gran Premio del Marmo, ha vinto dopo il Città di Brescia anche La Medicea (foto: Q36.5 Continental Cycling Team)

Dei quattro piazzamenti che hanno caratterizzato la prima parte di stagione di Manuel Oioli (quarto alla Firenze-Empoli, decimo a San Vendemiano, terzo nella quinta tappa del Tour de Bretagne e secondo al Gran Premio del Marmo), a rammaricarlo particolarmente è l'ultimo. «Era una gara a cui puntavo e per come si era messa non potevo desiderare di meglio: potevo giocarmi il successo in uno sprint a ranghi ristretti, la mia specialità. Provo dispiacere e delusione, ma non ho rimpianti. Ho lanciato la volata al momento giusto, peccato che Dati si sia rivelato più forte di me. Non ha sbagliato nulla, oltretutto: ha preso la mia ruota e mi ha passato negli ultimi cinquanta metri. Comunque non butto certo via il piazzamento: sono arrivato pur sempre secondo, mica ultimo. È che mi sarebbe piaciuto dedicare il successo a Nieri».

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