Con le solette BMZ massima mobilità e stabilità

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Le solette BMZ.
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Le solette prodotte da BMZ Europe garantiscono il benessere dei piedi grazie a una nuova tecnologia arrivata dal Giappone e brevettata da BMZ. Lo scheletro del piede, infatti, è sostenuto mediante la pressione dell’osso cuboide, e le solette sono così in grado di garantire la massima stabilità e non compromettere la mobilità del piede. Con l’utilizzo di queste solette che favoriscono l’inarcatura ideale dell’arco plantare, il piede avrà una migliore postura e il peso corporeo sarà distribuito correttamente.

Tra i principali vantaggi di questa tecnologia, c’è il fatto che nessuna pressione viene esercitata sull’arco del piede, consentendo così al piede stesso e alle dita di muoversi liberamente. Inoltre, poiché il flusso sanguigno non è ostruito, il piede non si raffredda e non si gonfia. I benefici non sono solo per il piede ma per tutto il corpo, che può così mantenere la corretta postura eretta, e inoltre si riduce lo stress su caviglie e ginocchia. La tecnologia BMZ aiuta anche a prevenire lesioni e infiammazioni, o problemi ai piedi come la fascite plantare e l’alluce valgo.

Le solette BMZ possono essere usate da chiunque, per ogni sport e anche quotidianamente. Nel mondo del ciclismo, questa nuova tecnologia è stata scelta da due importanti squadre: la VF Group-Bardiani-CSF Faizanè su strada e il Bottecchia Factory Team in MTB. BMZ Europe è in forte espansione nel mondo delle due ruote, come testimonia anche l’impegno al suo fianco di Adriano Malori, professionista dal 2010 al 2017 e campione del mondo a cronometro Under 23 nel 2008.

Martin Marcellusi, del team VF Group-Bardiani-CSF Faizanè, con le solette BMZ.

Tra i tanti atleti che si sono affidati alle solette BMZ c’è anche Marco Rinaldi, classe 1994 tesserato per il Team Pigarella. Rinaldi ha chiuso al terzo posto la prima edizione dell’Étape Parma: ecco la sua testimonianza.

Marco, innanzi tutto complimenti per l’ottimo terzo posto nella prima edizione dell’Étape Parma, piazzamento di prestigio soprattutto considerando che sei arrivato alle spalle di due ex professionisti come Manuel Senni e Giuseppe Orlando. È vero che sei un maniaco dei dettagli sia in allenamento che nel quotidiano?

«Diciamo di sì: credo che la cura dei dettagli ti porti sempre a migliorare, come insegna anche il mio coach Adriano Malori, che anche quando correva era molto scrupoloso. Devo dire però che con lui gli allenamenti, oltre che produttivi, risultano anche particolarmente piacevoli. Proprio Adriano mi ha fatto conoscere i plantari BMZ: plantari particolari, sicuramente diversi dalla concezione classica. Appena li indossi senti subito come se il piede “prendesse forma”, le dita si allargano e la spinta diventa maggiore. La stabilità del piede rende più libera la caviglia e di conseguenza la pedalata è più rotonda. Grazie al maggior utilizzo delle dita e conseguentemente della muscolatura posteriore riesco anche a dare più forza alla spinta. Utilizzo i plantari BMZ sia in bici che nel quotidiano, grazie anche alle varie versioni disponibili».

Ulteriori informazioni sulle solette BMZ sul sito ufficiale: https://bmzeurope.com.

Marco RInaldi, a destra, insieme a Adriano Malori a Parma per l’Étape.