Dopo essersi ritirato dal ciclismo professionistico nel 2022 a soli 31 anni, Tom Dumoulin è entrato nel mondo degli esperti, debuttando sul canale olandese NOS come analista. Tuttavia, ora è passato al ruolo di commentatore: mercoledì ha seguito la prestigiosa Freccia Vallone. È stato un inizio difficile per l’olandese, perché le condizioni meteorologiche fredde e umide hanno complicato la situazione in cabina di commento.
Intervistato da “WielerFlits”, Dumoulin ha raccontato com’è stato vedere la gara da dietro il microfono: «Mi ero preparato per una classica Freccia Vallone. Ma certamente non è stato così in questa edizione. Ho provato empatia nei confronti dei corridori. Non puoi rilassarti un attimo» ha dichiarato l’ex corridore.
Com’è andato l’esordio? «Preferisco lasciare questo giudizio agli ascoltatori e ai telespettatori, ma devo dire che mi è piaciuto molto». Riguardo invece alla preparazione prima della gara, ha spiegato il processo: «Non ho fatto una trasmissione di prova. Sono arrivato in ufficio un’ora e mezza prima dell’inizio. Insieme al commentatore principale Joris van den Berg abbiamo esaminato e discusso tutto. Mi ha spiegato un po’ come funziona. Suggerimenti e trucchi, a che cosa dovrei prestare attenzione, qual è il suo ruolo, qual è il mio ruolo».
Oltre ai problemi in corsa, ci sono state altre difficoltà per Dumoulin, che ha ammesso di aver avuto alcuni problemi con la voce durante la trasmissione, ma l’ex pilota Jumbo-Visma è chiaramente desideroso di riprovarci, dato che tornerà a commentare per NOS il Delfinato a giugno.
