In un primo momento Federico Savino era rimasto stordito dalla notizia: lo voleva il neonato vivaio della Quick-Step. Lui si reputava dignitoso, diciamo pure bravino, ma forse non così tanto da meritare un ingaggio del genere. Tuttavia, una volta accettata la nuova dimensione, aveva cominciato a sognare ad occhi aperti...
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