Il grande lavoro nel settore velocità, il grande lavoro di Ivan Quaranta e del suo gruppo comincia a pagare: dopo l’oro stratosferico di Matteo Bianchi nel km con partenza da fermo in apertura dei campionati, l’ultima gara di questo Europei su Pista ad Apeldoorn ci porta il bronzo inatteso di Stefano Moro nel Keirin alle spalle del mostro Lavreysen e del polacco Rudyk.
Lavreysen come sempre inarrivabile per chiunque. Moro, che è nato a Treviglio il 22 giugno 1997, è stato impeccabile, e si è incollato a Rudyk che lo ha condotto a medaglia. Il bilancio finale dell’Italia in questi Europei è dunque di due ori (oltre a Bianchi, c’è l’oro del quartetto femminile nell’inseguimento) e quattro bronzi. Teniamo conto che era una giovane Italia senza i suoi leader storici, Elia Viviani e Filippo Ganna, e senza neanche Manlio Moro.
