Doppietta Giro-Tour, parla Cioni: «La scelta di Pogacar non mi ha sorpreso, noi con Froome non abbiamo rimpianti»

Cioni
Dario Cioni in una foto d'archivio al Giro d'Italia

Da ormai una settimana, nel mondo del ciclismo, non si parla d’altro: Tadej Pogacar nel 2024 andrà a caccia della storica accoppiata Giro-Tour, che manca ormai dal magico 1998 di Pantani. Nel nuovo millennio abbiamo assistito a vari tentativi infruttuosi, e la famigerata doppietta si è negata anche a campioni del calibro di Contador e Froome. Proprio l’assalto a Giro e Tour dell’allora stella del Team Sky, datato 2018, sembrava davvero destinato a una buona riuscita, perché Chris era il più forte corridore da grandi giri dell’epoca, e arrivava da un 2017 condito dalla doppietta Tour-Vuelta. A guidare Froome dall’ammiraglia del Team Sky c’era Dario David Cioni, che oggi riflette sull’annuncio di Pogacar tornando, inevitabilmente, a quel 2018, che per Froome si concluse con la vittoria al Giro e il terzo posto finale al Tour: la doppietta, quindi, sembrò proprio vicina, ma allo stesso tempo ancora una volta irrealizzabile.

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