Ursus Miura TC47, il test: le nostre impressioni e il confronto con Petacchi

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La ruota è un componente molto particolare e influenza moltissimo il comportamento della bicicletta in generale. Grazie ad Ursus abbiamo avuto la possibilità di provare in un collaudo di lunga durata un prodotto dedicato al mondo racing: le Miura TC 47. Questa coppia di ruote, grazie al buon profilo, è adatta a svariate tipologie di percorso, merito dell’ottimo bilanciamento tra aerodinamica e leggerezza. L’ex professionista Alessandro Petacchi, oggi ambassador del brand veneto, le utilizza abitualmente nelle sue uscite. Dopo il nostro collaudo lo abbiamo intercettato per confrontarci sulle sensazioni che abbiamo avuto con le Miura TC 47 e capire quali sono invece le impressioni di uno dei velocisti più vincenti della storia.

«Posso scegliere tra le Miura TC da 37 e 47 millimetri di profilo – analizza Petacchi – per quello che cerco io l’opzione da 47 millimetri di profilo sono l’ideale. La scorrevolezza è ottima e apprezzo molto la guidabilità in discesa. Nonostante la ruota sia molto rigida risponde bene alle linee impostate dal ciclista. Su questa componente e sulla sicurezza di guida il tipo e l’usura della gomma su cui si pedala influenzano notevolmente il feeling di guida. Posso dire che la ruota offre davvero prestazioni elevate e che cambia molto a seconda del telaio utilizzato. Ultimamente sono passato alla Pinarello F e rispetto alla bicicletta precedente ho avuto nuove sensazioni dalle Miura, percependo maggiore rigidità in generale. Oltre alla bontà delle ruote le sensazioni di guida dipendono molto anche dal telaio che possono dare una risposta diversa. In salita nonostante il profilo, abbastanza elevato, la ruota non risulta macchinosa e nel complesso ha una buona reattività».

Le Miura TC 47 sono in fibra di carbonio e hanno un profilo (da 47 millimetri) perfetto per chi cerca una ruota con un’ottima aerodinamica e che abbia al tempo stesso un peso contenuto (745 e 900 grammi, rispettivamente per ruota anteriore e posteriore). Grazie alla forma della struttura sono ridotti l’attrito con l’aria e la resistenza al rotolamento. Il cerchio in carbonio è abbinato a 24 raggi (sia all’anteriore che al posteriore) in acciaio al carbonio Straight Pull Black Sapim Cx-Ray ad altissima qualità, dotati di nippli esterni autobloccanti in ottone.

L’aerodinamicità dovuta al profilo NACA e la perfetta laminazione degli strati di fibra di carbonio UD permettono di plasmare un cerchio stabile e maneggevole, merito anche della larghezza esterna del canale del cerchio di 28 millimetri, che va a creare un tutt’uno aerodinamico con le moderne coperture di sezioni abbondanti. Il sistema tubeless UST permette il massimo della versatilità e consente sia la compatibilità con tubeless che la classica configurazione copertone e camera d’aria.

Alessandro Petacchi con Mirko Ferronato, CEO di Ursus, è ambassador del brand italiano

Il mozzo RD50 a 24 fori è uno dei punti di forza di questo prodotto e riassume i tanti anni di esperienza dell’azienda veneta nel settore. Il mozzo è in alluminio Al 7075 ed è dotato di cuscinetti ad alta scorrevolezza.

Ma veniamo alle nostre impressioni in sella. Dopo aver utilizzato in passato la versione da 37 millimetri per tubolare, abbiamo pedalato con la versione “intermedia” delle Miura con coperture tubeless. Già dalle prime pedalate il feeling è stato ottimo, le ruote sono reattive e sono dotate di un’ottima rigidità, una componente indispensabile per una ruota che nasce per offrire prestazioni ad alte velocità su terreni mossi. Siamo rimasti colpiti dalla stabilità, dovuta anche dalla sezione da 28 millimetri del tubeless con cui le abbiamo provate, che ci ha fatto apprezzare in pieno il canale esterno ampio e versatile anche sui terreni più accidentati. Il comfort pur parlando di una ruota pensata per il mondo racing è buono.

In curva la ruota, nonostante il profilo, è abbastanza indirizzabile. Chiaramente essendo un prodotto ad alte prestazioni, mantiene quel piglio nervoso e corsaiolo, ma non siamo di fronte ad una ruota troppo irrequieta.

In salita? Le prestazioni non sono da meno, nonostante il profilo abbastanza marcato la Miura offre una buona risposta anche a basse velocità. Proprio quando bisogna rilanciare si ha l’impressione di una ruota che è un tutt’uno con le sue parti, merito della progettazione e dello sviluppo avvenuti all’interno dell’azienda che hanno portato alla creazione di un prodotto ben bilanciato.

I mozzi RD50 a 24 fori, punto di forza dell’azienda

Il prezzo parte da 1.910 euro per la versione con cuscinetti standard.

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