TOUR DE FRANCE 2023 / Due tappe a casa di Poulidor, Van der Poel sogna: «Sarà speciale»

Poulidor
I murales per Raymond Poulidor dove transiterà oggi il Tour de France 2023
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Mathieu Van der Poel è uno che si sente a casa in tanti posti: è nato e vive in Belgio, ha la nazionalità olandese di suo padre Adrie e per l’altra metà è francese come sua madre Corinne Poulidor, che ieri lo ha raggiunto al seguito della corsa. Il perché è presto detto. Oggi il Tour de France 2023 arriva nella regione della Nouvelle-Aquitaine, il suolo sacro del compianto Raymond Poulidor.

Quest’anno ASO, l’organizzazione del Tour, rende infatti omaggio all’Eterno Secondo. E ovviamente anche che il pubblico francese attende con impazienza l’esibizione di suo nipote Mathieu. I due avevano un legame speciale. «Prendere la maglia gialla nel 2021 è stata la cosa migliore che potessi fare», ha sempre detto MVDP. Quella maglia gialla che suo nonno aveva sempre inseguito e mai raggiunto.

Saint-Léonard-de-Noblat è un villaggio francese di meno di cinquemila abitanti, è ad ovest di Limoges. Se non sai niente di meglio, passeresti davanti al luogo ignaro sulla mappa. Saint-Léonard-de-Noblat è conosciuto come il Village Poulidor. Il preferito del pubblico francese ha vissuto lì quasi tutta la vita e – dopo la sua morte nell’ottobre 2019 – vi è anche sepolto. Poulidor è indissolubilmente legato a Saint-Léonard-de-Noblat, ci sono dei murales che lo ricordano. Poulidor era lo sfidante: nei suoi anni aveva di fronte Jacques Anquetil, nelle ultime stagioni Eddy Merckx. Entrambi hanno vinto il Tour cinque volte. Poulidor è arrivato terzo cinque volte e secondo tre volte. E non ha indossato la maglia gialla gialla per un solo giorno in tutte le sue quattordici partecipazioni.

Lo chiamano l’Eterno Secondo ma è parecchio ingiusto: ha vinto 7 tappe al Tour, una Vuelta a España, due Parigi-Nizza, due volte il Delfinato, oltre alla Milano-Sanremo e alla Freccia Vallone. C’è un momento su cui gli storici concordano: se Poulidor avesse mai potuto vincere il Tour, sarebbe stato nel 1964. Insieme ad Anquetil, combattè un feroce duello, sul Puy de Dôme. Anquetil allo stremo, ma secondo la tradizione Poulidor se ne rese conto troppo tardi. PouPou quindi attaccò “troppo tardi”. E nella cronometro finale Anquetil ritrovò le forze e vinse il Tour.

Anche Mathieu Van der Poel è molto popolare tra i francesi. «La partenza a Saint-Léonard-de-Noblat (domenica 9 luglio) sarà speciale», ha detto MVDP a Le Populaire. «Certo che conosco bene quel posto. Quando ero piccolo andavamo sempre a trovare i miei nonni lì. Mi piace sempre il paragone con mio nonno. Lo prendo come un complimento».

Ed è bella che la tappa che parte dal Village Poulidor Tour si concluda proprio al Puy de Dôme. La nonna di Mathieu aspetta suo nipote. «Cercherò di divertirmi il più possibile. Sul Puy de Dôme ci fu lo storico duello che mio nonno ha combattuto con Anquetil nel 1964. Solo per questo motivo sarà un’esperienza divertente. Ma vincere al Puy de Dôme non è realistico per me». Neanche Poulidor vinse nel 1964: toccò a Julio Jimenez.

Una vittoria di tappa sul Puy de Dôme sembra un progetto troppo ambizioso per van der Poel, ma la tappa del giorno prima che si conclude nella vicina Limoges sembra perfetta per Mathieu. Anche vincere lì e salire sul podio di partenza il giorno dopo a Saint-Léonard-de-Noblat come vincitore dell’ultima tappa sarebbe stato molto speciale. «Non è che vorrei vincere più del solito. Sono sempre ansioso di vincere», ha detto MVDP a WielerFlits. «Ma sarà tutto speciale. Da bambino mi sono allenato sulle strade che percorreremo in questi due giorni. Mi piacerebbe vincere una tappa in questo Tour, sarebbe fantastico. Stiamo facendo un ottimo Tour con la squadra. Vorrei soprattutto arrivare a Parigi in buona forma».