Honoré e la caduta di Pogacar: «Non so cosa sia successo, sono finito in una buca»

Mikkel Honoré in una foto d'archivio con la maglia della Quick-Step (foto: A.S.O./Ballet)
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Tadej Pogacar non è neanche arrivato a Bastogne. Dieci chilometri prima del giro di boa della Doyenne, una buca nell’asfalto ha messo fine alle sue illusioni. È stato il danese Mikkel Honoré, della EF Education-Easypost, a finire nella buca in discesa ad alta velocità. Le sue gomme sono esplose e non c’è stata possibilità di salvezza. Pogacar non ha potuto evitarlo.

Lo stesso Honoré ricorda solo di essere caduto. «Sono passato su una buca della strada e poi sono caduto. Non so cosa sia successo esattamente, spero di poter tornare presto in sella alla mia bici», ha detto a Het Nieuwsblad.

George Bennett, compagno di squadra di Pogi, era proprio dietro al suo leader e ha visto tutto molto da vicino. Non c’è da meravigliarsi che Pogacar non abbia potuto evitare Honoré. «Andavamo ad alta velocità, immagino a circa 70 km/h. Io sono rimasto in piedi».

Il direttore sportivo della UAE Marco Marcato era poco lontano, è stato il primo a parlare con Pogacar. «Era chiaro che non poteva risalire. Ci siamo fermati con lui e voleva continuare, ma presto ha capito che non era giusto».