LIEGI-BASTOGNE-LIEGI 2023 / Le pagelle: Evenepoel da 10 (e anche Pogacar). Bene Pidcock. Ciccone, ti aspettiamo al Giro

Liegi-Bastogne-Liegi
Il podio della Liegi-Bastogne-Liegi 2023 (foto: A.S.O./Delobel)
Tempo di lettura: 4 minuti

Si è conclusa un’altra edizione della Liegi-Bastogne-Liegi, conquistata con forza dal campione del mondo Remco Evenepoel. Torniamo con le nostre pagelle che passano in rassegna promossi e bocciati della Doyenne 2023!

EVENEPOEL: 10 – La squadra ha lavorato per lui sin dal mattino e il campione del mondo ha ripagato (alla grande!) la generosità dei suoi compagni bissando così il successo dello scorso anno. Remco, come prevedibile, ha sparato il primo colpo sulla Redoute scrollandosi il gruppo con una facilità disarmante. Soltanto Pidcock era riuscito a stargli alla ruota ma solo per pochi chilometri perché quando la strada è tornata a salire, lo scatenato Remco è ripartito verso un trionfo storico (l’ultimo campione del mondo in carica a vincere la Liegi fu niente meno che Moreno Argentin nel lontano 1987 e il penultimo un certo Eddy Merckx…). Peccato non aver visto l’atteso duello con Pogacar perché lo spettacolo sarebbe stato davvero notevole eppure con questo Evenepoel ci siamo divertiti lo stesso. E se pensiamo che Remco verrà al Giro d’Italia per vincere la maglia rosa, beh allora questa vittoria è ancora più bella!

PIDCOCK: 8 – Sulla Redoute Tom ha perso qualche metro da Remco ma è stato bravo a rientrare velocemente in discesa. Poi, sul secondo affondo del campione del mondo, Tom non ha potuto far nulla se non guardare Evenepoel andar via, da solo, verso uno straordinario successo. Nonostante tutto, il corridore della Ineos-Grenadiers non si è mai dato per vinto continuando a battersi come un leone chiudendo, alla fine, al secondo posto. Bravo lo stesso.

BUITRAGO: 7 – Santiago ha corso con intelligenza, quasi di rimessa, centellinando al meglio le forze: quelle forze e quelle ultime gocce di benzina che alla fine gli hanno permesso di salire sul gradino più basso del podio alle spalle di super Remco e Tom Pidcock. Un buon risultato per il giovane corridore colombiano che, non dimentichiamocelo, ha appena 23 anni e un bellissimo futuro davanti al suo manubrio.

HEALY: 6 – Classe 2000, il giovane corridore irlandese del Team EF Education-EasyPost ha corso sempre all’inseguimento dimostrando di avere una gran gamba. Ben ha preso la Redoute un po’ troppo dietro (errore grave) ma poi, nel finale, è stato tra gli inseguitori più attivi anche se a quel punto, per la vittoria della Doyenne, non c’erano più speranze… Sì, gli manca ancora esperienza e dovrebbe spendere un po’ di meno per concretizzare un po’ di più ma il quarto posto conquistato al traguardo è comunque un ottimo risultato che chiude per lui una settimana ardennese davvero bella.

LANDA & MAS: 4 – Staccati prestissimo, i due corridori spagnoli (Mikel era il capitano della Bahrain-Victorious ed Enric leader quello della Movistar) sono sorprendentemente usciti di scena quando all’arrivo mancavano più di settanta chilometri. Per entrambi, dunque, il voto è gravemente insufficiente per una Liegi-Bastogne-Liegi da dimenticare in fretta. Bocciati!

HERMANS: S.V. – Secondo alla Liegi dello scorso anno tra Evenepoel e Van Aert, il corridore del team Alpecin-Deceuninck ha avuto un problema meccanico ai piedi della Redoute che, di fatto, gli ha tolto ogni speranza di potersela giocare. Peccato, perché il belga stava bene e avrebbe potuto fare una bella Liegi. Senza voto.

CICCONE: 6 – Bravo a crederci fino alla fine, Giulio è stato caparbio sulla Redoute dove ha scollinato pochi secondi dopo Evenepoel e Pidcock. Poi, con il compagno di squadra Skjelmose, è stato il primo a riportarsi su Pidcock (rimasto da solo) e a lanciare l’inseguimento a Remco che però, a quel punto, aveva già un minuto di vantaggio. Giulio chiude la sua Doyenne al tredicesimo posto per un risultato che non può non essere di grande speranza per l’imminente Giro d’Italia, anche perché quest’anno lo scalatore abruzzese sembra avere una marcia in più rispetto agli anni scorsi.

E allora, forza Giulio: buon Giro!

VELASCO: 7 – Protagonista di una fuga da lontanissimo (Simone è stato l’ultimo ad arrendersi degli undici uomini all’avanscoperta sin dal mattino), il corridore dell’Astana ha dimostrato coraggio da vendere e, soprattutto, tanta voglia di mettersi in mostra. Ripreso sulla Redoute (a 34 chilometri da Liegi), Velasco ha chiuso la sua avventura in diciannovesima posizione. Bravo, bravo davvero!

POGACAR: 10 – Tadej riesce a prendere il massimo dei voti anche quando è costretto a ritirarsi a causa di una caduta. Il 10 però, questa volta, è per la sfortuna perché il campione sloveno era arrivato alla Liegi-Bastogne-Liegi con una forma spaziale e dopo il successo al Fiandre, all’Amstel e poi alla Freccia avrebbe potuto siglare un poker storico. E invece, niente: una caduta quando il traguardo era ancora lontanissimo ha disarcionato lo sfortunato Tadej che ha chiuso la sua sfortunata giornata con la frattura dello scafoide e del polso sinistro. Auguri!