GP Miguel Indurain 2023 / Percorso, favoriti e dove vedere la corsa

Soler
Marc Soler in solitaria verso la cima dell'Alto del Vivero. L'attacco che gli ha permesso di vincere la quinta tappa della Vuelta di Spagna 2022 (foto: Unipublic / Sprint Cycling Agency)
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Il mese di aprile si apre con la 32ª edizione del GP Miguel Indurain. Si tratta di una corsa di un giorno molto impegnativa, situata da calendario un paio di giorni prima del Giro dei Paesi Baschi, proprio per fare da ultimo test prima della corsa a tappe.

Il GP Indurain partirà da Estella – in Navarra – alle ore 13.20 circa, con l’arrivo che è previsto nella stessa cittadina spagnola. In mezzo 203 km, tutti in saliscendi, per 3.500 metri di dislivello da affrontare. Ben quattro le salite classificate, di cui tre di 2ª categoria e uno di 1ª (Alto de Guirguillano).

GP Miguel Indurain 2023
Altimetria GP Miguel Indurain 2023

🔍  Il fattore chiave: gli strappi negli ultimi 10 km

Anche quest’anno il percorso si presenta molto ostico e con diverse salite che si prestano a fare la differenza come il già citato Alto de Guirguillano o l’Alto de Lazaun. La loro distanza dal traguardo li vede ottimi per sgranare il gruppo, ma troppo lontani dall’arrivo per tentare l’attacco decisivo.

Più adatte invece le ultime tre asperità di giornata. La prima è l’Alto de Eraul, nel suo secondo passaggio, visto che il primo sarà dopo soli 103 km. In questo caso si tratterà dell’ultimo GPM di giornata (3.8 km al 5.5%), che i corridori affronteranno quando mancheranno 9 km alla fine. Questo potrebbe essere un primo punto dove sferrare un colpo, per poi rinforzare l’azione sull’Alto de Muru (1.6 km al 4.6%). In caso non ci sia un attacco solitario, ma rimanga un gruppo di atleti in testa, a decidere tutto sarà il breve (solo 600 metri), ma durissimo strappetto di Alto de Ibarra.

Alto de Eraul

GP Miguel Indurain 2023: i favoriti

⭐️⭐️⭐️ Primo Piano

Marc Soler (UAE Team Emirates) – Lo spagnolo non ha grandi precedenti in questa corsa, ma con la condizione mostrata al Catalunya (chiusa al 4° posto) e la squadra che si ritrova a sua disposizione, potrebbe essere il grande favorito. Per supportare Soler, la UAE, ha infatti convocato i due azzurri Diego Ulissi e Davide Formolo, che potrebbero anche fare la loro corsa. Oltre ai due azzurri saranno presenti al GP Indurian anche Felix Grossschartner e Finn Fischer-Black, che escono da una settimana positiva in Spagna come gregari.

Ruben Guerreiro (Team Movista) – Inizio di stagione con il botto per il portoghese che nel mese di febbraio si è portato a casa prima una tappa e la classifica generale del Saudi Tour. Poi ha chiuso due volte dietro a un ingiocabile Jonas Vingegaard in due frazioni della O Gran Camiño, centrando anche il podio finale. Da allora si è ritirato in altura per preparare questa parte di stagione dove lo vedremo protagonista in diverse corse di un giorno o di una settimana. Oggi torna a correre con l’idea di dare continuità alla ottime prestazioni di inizio anno.

Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe) – Il team tedesco per questa corsa schiera la doppia punta, con Buchmann e Sergio Higuita. Percorso e tipo di corsa si addicono di più all’uomo di Ravensburg, anche se un finale che sale in volata a ranghi ristretti potrebbe favorire di più il colombiano. A livello di risultati stagionali il secondo ha mostrato qualcosa di più, ma la Bora deciderà il suo capitano soltanto lungo il percorso.

⭐️⭐️ Secondo Piano

Ion Izaguirre (Cofidis) – Lo spagnolo conosce bene questa corsa e sa come si vince. Izaguirre ha infatti già trionfato qui nell’ormai lontano 2016, battendo Sergio Henao in una volata a due, con il nostro Moreno Moser che chiuse il podio di quell’edizione. Quella non è stata l’unica volta che si è messo in mostra al GP Indurain; anche lo scorso anno arrivò nel gruppone di testa che si giocò il successo finale. Ion va per i 35 anni, ma qualche cartuccia da giocarsi ancora ce l’ha.

Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan) – Il 39enne spagnolo è il corridore più esperto in gara e quello che insieme a Ion Izaguirre meglio conosce questa corsa. Lui, a differenza del connazionale, non è però mai uscito vincitore, nonostante ci sia andato molto vicino negli ultimi anni. Sanchez, infatti, ha chiuso al 2° posto nel 2019 (dietro alla sorpresa Jonathan Hivert) e al 3° nel 2021 (anno dell’ultimo successo in questa corsa di Alejandro Valverde).

Esteban Chaves (EF Education) – Il colombiano ha aperto la stagione con il successo del campionato nazionale nella prova in linea, chiudendo con 32″ di vantaggio su una coppia composta da Dani Martinez e Nairo Quintana. Chaves ha poi corso in Francia, senza mai lasciare un segno, mentre meglio si è districato alla Volta a Catalunya, con qualche attacco interessante e mostrando una discreta gamba. Il classe ’90 è uno di quegli uomini adatti a tentare un attacco nelle tre asperità finali.

⭐️ Terzo Piano

Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) – Lo spagnolo viene da un 2022 da sogno, con l’exploit al Giro d’Italia che lo ha portato a indossare la maglia rosa per dieci tappe e a chiudere in top 10 in classica. Quest’anno ha cominciato in salita, rompendosi la clavicola in gennaio, ed è tornato a correre solo la settimana scorsa alla Volta a Catalunya, dove ha mostrato di essere ancora un po’ indietro di condizione. Vedremo se già da oggi riuscirà a ritrovare una gamba migliore o ha ancora bisogno di tempo.

Andrea Vendrame (AGR2) – Protagonista nella volata ristretta della scorsa stagione fu anche il veneto, che chiuse al quinto posto. Quest’anno l’azzurro della AGR2 è già andato più volte vicino alla vittoria con il quinto posto alla Valenciana, il terzo alla Muscat Classic e il secondo al Trofeo Laigueglia. La caduta alla Strade Bianche lo ha condizionato nelle gare di marzo, dove comunque si registra un ottavo posto alla Milano-Torino. Attenzione quindi a Vendrame in caso di arrivo di un gruppetto nel finale.

Andreas Kron (Lotto-Dstny) – In questa stagione non è ancora arrivata la vittoria per il danese, che però sulle montagne iberiche ha trovato ben piazzamenti sia alla Ruta del Sol che alla Volta a Catalunya. A questi aggiungiamo un decimo posto alla Strade Bianche e un quinto alla Jaén Paraiso Interior, che ne dimostrano la pericolosità anche nelle corse di un giorno.

🥇 Albo d’oro

2022 – Warren Barguil
2021 – Alejandro Valverde
2020 – /
2019 – Jonathan Hivert
2018 – Alejandro Valverde
2017 – Simon Yates
2016 – Jon Izaguirre
2015 – Angel Vicioso
2014 – Alejandro Valverde
2013 – Simon Spilak

📺 GP Miguel Indurain 2023: orari e diretta

Sarà possibile seguire il GP Miguel Indurain 2023 in diretta televisiva dalle ore 15.30 (con orario d’arrivo previsto per le 17.30) su Eurosport 1. Mentre in streaming sarà visibile sulle app di Discovery+GCN+ e Dazn.