Adam Hansen è il nuovo presidente del CPA: prende il testimone da Gianni Bugno

Hansen
Adam Hansen ai tempi della Lotto-Soudal (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: 2 minuti

Le prime elezioni online della storia del ciclismo hanno decretato Adam Hansen presidente del CPA. Il 41enne australiano ha ricevuto il testimone da Gianni Bugno, alla guida del sindacato dal 2010 per tre mandati, conquistando il consenso dei ciclisti intervenuti oggi all’assemblea generale svoltasi alle porte di Milano alla vigilia della Classicissima e del Trofeo Binda.

Dopo aver fondato e guidato l’associazione australiana, Hansen compie un altro passo importante nell’interesse dei corridori, diventando il primo presidente CPA nato fuori dall’Europa. In un ciclismo sempre più globalizzato, l’imprenditore dalle tante passioni punta a rendere l’associazione mondiale dei corridori ancora più importante e vicina ai suoi membri.

«Ringrazio Gianni per il lavoro svolto e prometto di impegnarmi al massimo per elevare ulteriormente la figura del corridore professionista, come faccio nel mio Paese dal 2019. La sicurezza in gara insieme alle altre problematiche che gli atleti hanno segnalato, saranno i primi argomenti su cui voglio lavorare con il consiglio di amministrazione» ha detto Hansen, che ha corso nella massima categoria dal 2007 al 2020, e ha registrato un record di 20 grandi giri completati di fila.

Il neo presidente del CPA ha infine commentato: «I corridori avevano chiesto di poter votare da remoto e individualmente, sono contento che lo abbiano fatto da tutto il mondo. Chiedo loro sempre più partecipazione alla vita dell’associazione. Sarà un onore per me rappresentarli, ma il CPA è l’associazione dei corridori, quindi devono essere loro a dettare la linea».

Gianni Bugno augura ogni bene al suo successore nel suo lavoro: «Sono fiducioso che Adam farà un ottimo lavoro. I nuovi statuti CPA garantiscono una struttura associativa ancora più efficace, nella quale le associazioni nazionali continuano ad avere un peso importante e, al contempo, i singoli corridori possono partecipare individualmente alla vita del sindacato. Anch’io chiedo ai ciclisti di essere sempre più coinvolti nella vita dell’associazione, che è stato un piacere per me condurre per 14 anni».