MONDIALI CICLOCROSS -5 / Due Van per un solo arcobaleno: la meraviglia del fango conteso fra Van Aert e van der Poel

Van der Poel
Mathieu van der Poel e Wout van Aert sulla sabbia (foto: Kramon/RedBullPool)

L’arcobaleno arriva dopo la pioggia, quello del ciclocross è pure peggio: prima di splendere in maglia iridata sul podio devi passare il fango, la sabbia, i gradini, le rampe. Le distese azzurre e le verdi terre, le discese ardite e le risalite, cantava Lucio Battisti chiedendosi come può uno scoglio arginare il mare. E noi siamo qui, a chiederci quale spettacolo ci aspetti domenica a Hoogerheide, Paesi Bassi, il cortile di casa dei van der Poel. Il capostipite Adrianus Aloysius Jacobus van der Poel, per noi del ciclismo da sempre Adrie, è nato qui, in un villaggio del Brabante settentrionale con un nome che letteralmente significa «alta brughiera», e meno di quindici metri sul livello del mare...

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