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8) Nicolò Buratti a Capodarco

Due giorni dopo, nel mezzo il Ferragosto, va in scena la meravigliosa classica di Capodarco. Stavolta il portacolori della Zalf che si mette in luce non è Guzzo, ma De Pretto. Sul muro finale lui, ancora Thompson e Marcellusi fanno di tutto per staccare Buratti, ma il corridore del Cycling Team Friuli sta finalmente vivendo i giorni della sua consacrazione e nessuno può batterlo. Gestisce gli attacchi degli avversari, rientra con facilità e sul falsopiano che immette sul breve rettilineo conclusivo sferra la sua zampata. Alle sue spalle, arresi, De Pretto e Marcellusi. Guzzo non può più stare tranquillo: adesso al suo inseguimento c’è uno dei dilettanti più forti (e in forma) al mondo.

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