Tour de Pologne Junior, per i giovani talenti di domani

Agata Lang, vice-direttrice del Tour de Pologne (foto: Press Office Tour de Pologne)
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Quando la vice-direttrice del Tour de Pologne, Agata Lang, parla del Tour de Pologne Junior le si illuminano gli occhi. Da anni infatti Agata si occupa con successo della gara patrocinata anche dal Ministero dello Sport polacco. Le gare dedicate a ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni sono appena terminate e prima dell’arrivo vittorioso di Ackermann c’è tempo di parlare di ciclismo giovanile nello splendido contesto della piazza del mercato di Sanok.

Come Lang Team abbiamo sempre creduto e investito nei giovani. Per noi è un dovere nei confronti di questo sport e allo stesso tempo un piacere. E’ il nostro sostegno allo sviluppo del ciclismo giovanile in Polonia. Per i ragazzi è un momento indimenticabile. Prendiamo la tappa di oggi. I partecipanti hanno avuto la possibilità di correre in un circuito chiuso cittadino, lo stesso che ha ospitato il finale del Tour de Pologne accompagnati dal calore del pubblico. I vincitori sono poi saliti sul podio. Per tutti è un grande ricordo ed è anche un momento di socialità con le famiglie e gli amici. Questa corsa negli anni ha visto al via corridori come Michal Kwiatkowski che ha attaccato il suo primo dorsale proprio in un’edizione della gara nella sua città natale e altri atleti che attualmente corrono con successo in pista“.

Qual è la formula dell’evento?
Il Tour de Pologne Junior quest’anno è composto da 4 tappe. Abbiamo iniziato con Lublin, poi Sanok e nei prossimi giorni Rzeszow con il gran finale a Krakow. Corrono sia i ragazzi che le ragazze in gare diverse e divisi in categorie. C’è un gran lavoro di organizzazione dietro a tutto questo che riusciamo a portare avanti anche con il sostegno degli sponsor. Per ogni tappa abbiamo i podi di giornata e a Krakow incoroneremo la maglia gialla maschile e femminile Orlen, la maglia a punti Boplan e la maglia dell’atleta più attivo Quest.

Qual è la risposta dei ragazzi?
La corsa sta crescendo anno dopo anno. I ragazzi si divertono e imparano anche come correre in gruppo nonché i primi rudimenti di tattica. Quest’anno abbiamo anche corridori provenienti dall’Italia, dalla Repubblica Ceca e anche dal Qatar. Step by step la gara cresce in interesse e partecipazione.”

La corsa è inoltre dedicata a una persona speciale, Marian Wieckowskiego.
Lui è stato un grande atleta, vincitore di ben 3 Tour de Pologne dal 1954 al 1956 ed è una persona che ha un posto speciale nel mio cuore in quanto si tratta di mio nonno materno che è scomparso nel 2020. Ha dedicato la sua vita alla bicicletta e dopo la sua carriera ai giovani ciclisti polacchi che ha seguito per anni. Lui è sempre stato una presenza discreta al Tour de Pologne. Questo progetto lo sentiva suo. Mi fa un piacere enorme incontrare ragazzi che oramai sono degli adulti che mi ricordano aneddoti e momenti legati a mio nonno durante le precedenti edizioni. Significa che stiamo facendo la cosa giusta e che il suo ricordo rimane vivo.”