La Tirreno-Adriatico ci ha regalato diversi spunti di riflessione. Abbiamo già parlato a lungo dell’impresa di Pogacar, che per il secondo anno consecutivo conquista la classifica generale, così come abbiamo avuto modo di sottolineare i limiti del baby-talento Remco Evenepoel quando le pendenze si inaspriscono. Chi si è confermata una certezza assoluta tra i grandi è Jonas Vingegaard, secondo in classifica generale.
Il danese della Jumbo-Visma è stato il più costante in questa intensa settimana di gara, il più forte in salita dopo il fenomeno sloveno. Alle sue spalle si è messo scalatori come Landa, Porte, Caruso, Pinot, Ciccone e molti altri, mostrando a tutti che l’exploit dello scorso Tour de France (dove chiuse secondo) non è stato affatto un caso isolato. «Tutti si aspettavano il duello tra Pogacar ed Evenepoel – ha spiegato Vingegaard – mi continuano a sottovalutare. Forse è meglio così».

È chiaro che il capitano al Tour de France sarà Primoz Roglic, che negli stessi giorni della Corsa dei due Mari è andato a prendersi la Parigi-Nizza. Ma attenzione, Vingegaard sarà alla partenza della Boucle dalla sua Danimarca e non vuole affatto sfigurare. Si è fatto spazio all’interno della squadra olandese a suon di risultati e non accetterà un ruolo da gregario.
La Jumbo-Visma potrà però contare su due capitani solidi, affidabili e soprattutto forti per provare a far saltare il banco. Pogacar, sfidato singolarmente, è quasi imbattibile, ma chissà cosa potrebbe accadere se attaccato da più fronti e da più uomini di classifica. L’unica soluzione per strappare la maglia gialla al fenomeno sloveno appare questa e Vingegaard potrebbe giocare un ruolo fondamentale.