Se non nascessero spontaneamente bisognerebbe inventarle. Da sempre il ciclismo vive sulle grandi rivalità, quelle che fanno discutere, che aggiungono pepe alle grandi corse e dividono i tifosi.
L’Italia ne è forse l’esempio più eloquente, perché fu percorsa da grandi duelli ciclistici fin dalle origini. Prima Girardengo-Binda, poi Binda-Guerra, fino ad arrivare alla rivalità per antonomasia, quella tra Bartali e Coppi, entrata nel costume e nella storia nazionale.
A volte si tratta di un testa a testa più o meno ad armi pari. In altre occasioni sembra più la caccia testarda di Achab a un’irraggiungibile balena bianca, vedi Gimondi–Merckx (nella foto) o Poulidor–Anquetil. E di solito, dietro alle battaglie in bicicletta, alle liti e ai dispetti si cementa piano piano tra i duellanti una stima malcelata, quella che si deve ai grandi “nemici”.
Nelle dieci immagini che seguono, ripercorriamo le più grandi rivalità dal dopoguerra a oggi, a partire, ovviamente, da Gino e Fausto.
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