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Bugno-Chiappucci: con loro l’Italia ritornò protagonista al Tour

La loro rivalità seguì i canoni classici: Gianni Bugno aveva dalla sua una classe limpidissima, non sempre sorretta dalla vis pugnandi; Claudio Chiappucci era disposto a morire prima di cedere un metro. La loro emersione segnò il risveglio del ciclismo italiano nei primi anni Novanta, specialmente nelle grandi gare a tappe. Lottando l’uno contro l’altro salirono due volte insieme sul podio finale del Tour, ma in entrambe le occasioni dovettero cedere il gradino più alto a Indurain. Bugno vinse molto (un Giro, due mondiali, una Sanremo e un Fiandre), ma probabilmente meno di quanto avrebbe potuto. Chiappucci guadagnò una fama da eterno secondo, ma conquistò una Sanremo da grandissimo e mandò agli annali una leggendaria cavalcata tra le vette alpine nella tappa del Sestriere, al Tour del 1992.

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