Aru, vacanze nella “sua” Sardegna con in testa il futuro: «Rimarrò nell’ambiente del ciclismo. Diverse idee in programma»

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Fabio Aru in allenamento con la maglia della Qhubeka-Assos
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Rifiatare, prendersi il proprio tempo, tirare le somme e proiettarsi verso un futuro ricco di nuove sfide: è ciò che sta alla base del percorso di Fabio Aru che, dopo aver salutato il ciclismo professionistico con la cronometro conclusiva di Santiago de Compostela alla Vuelta di Spagna, è pronto per raggiungere ulteriori obiettivi che si è prefissato senza mai dimenticare gli insegnamenti appresi in tanti anni di pedalate e chilometri giornalieri.

Attualmente sta trascorrendo le vacanze nella sua Sardegna, terra fiera e antica, da sempre custode di preziose storie da ascoltare con attenzione. Accanto a lui gli affetti più cari, gli amici di sempre, una famiglia solida e presente che non ha mai smesso di fargli sentire il suo supporto soprattutto nei momenti difficili, dove non sono mancate parole colme di acrimonia e inesattezze verso un ragazzo dai modi gentili che, nonostante le difficoltà, ha sempre svolto con impegno e scrupolosità la sua più grande passione tramutata in mestiere.

«Le priorità sono cambiate, è inevitabile», racconta Aru tra un’uscita in bici e l’altra nella sua Villacidro, con graniti rosati e splendidi esemplari di corbezzolo e fillirea del massiccio del Monte Linas a fare da contorno alle sue parole, pronunciate con cognizione di causa e pacatezza. «Ma la passione per la bici e, in generale, per lo sport non mi abbandoneranno mai».

Rigore, metodo, disciplina ferrea: le tre costanti del Cavaliere dei Quattro Mori, le tre regole auree del pedale che ogni corridore che si rispetti continua a portare con sé come un mantra anche una volta terminato di gareggiare. «Continuo a pedalare, almeno tre volte alla settimana, inoltre corro a piedi anche 20 km. Lo faccio per stare bene, non ho in programma nessuna gara ma praticare attività fisica sarà sempre una parte essenziale della mia persona».

Il 2022 sarà anno di nuovi traguardi da raggiungere, con impegno ed entusiasmo. «Rimarrò nell’ambiente del ciclismo, ci sono vari progetti in programma», conclude Aru. «Il ciclismo farà sempre parte della mia vita, la precisione e la continua ricerca del dettaglio sono due virtù apprese in questi anni che mi accompagneranno ancora ogni giorno. Vedremo strada facendo cosa mi riserverà il futuro: io sono pronto a mettermi in gioco, consapevole che ogni nuova opportunità che si prospetta deve essere colta per crescere umanamente».