Giro dell’Emilia 2021: quante stelle al via! Ci sono Pogacar, Roglic ed Evenepoel. Presentato il percorso ufficiale

Pogacar
Tadej Pogacar è tra i favoriti del Giro di Lombardia in programma sabato (foto: A.S.O./AurelienVialatte)
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Quella che andrà in scena sabato 2 ottobre sarà un’edizione del Giro dell’Emilia – Granarolo stellare. La 104^ edizione della gara organizzata dal Gruppo Sportivo Emilia vedrà al via, infatti, alcuni tra i corridori più in vista del panorama internazionale in rappresentanza di 25 squadre (14 World Teams); tra questi figurano il vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, lo sloveno della UAE Team Emirates Tadej Pogacar, il suo connazionale Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), dominatore della Vuelta Espana 2019, 2020 e 2021 nonché neo campione olimpico della prova a cronometro, e il fuoriclasse belga vice campione d’Europa, Remco Evenepoel (Deceunick – Quick Step).

Tra gli altri big iscritti alla gara da sottolineare la presenza del russo dell’Astana Premier Tech, Alexander Vlasov vincitore a San Luca nel 2020, di Giovanni Aleotti e Matteo Fabbro (Bora Hansgrohe), del portoghese Joao Almeida (Deceunick Quick Step), del colombiano Rigoberto Uran (Ef Education Nippo), del francese Thibaut Pinot (Groupama FDJ) ai quali si aggiungono Adam Yates, Pavel Sivakov e i vincitori del Giro d’Italia 2020 e 2014, Tao Geoghean Hart (Ineos Grenadiers) e Nairo Quintana (Arkea Samsic).

Sulla scia del grande successo ottenuto lo scorso anno anche l’edizione 104 del Giro dell’Emilia prenderà il via dal centro di Casalecchio di Reno

Giro dell’Emilia: il percorso

Il raduno di partenza, il palco presentazione e l’incolonnamento saranno infatti ospitati nell’area compresa tra la Casa della Conoscenza, Piazza del Popolo ed i Giardini Amendola. Un tratto di trasferimento di circa 5 km da percorrere ad andatura controllata condurrà i corridori verso Zola Predosa dove, in prossimità del Municipio, sarà posto il “km zero” e sarà dato il via ufficiale alla competizione. 

La prima parte del percorso si contraddistingue per un circuito completamente pianeggiante, che dopo aver attraversato Anzola dell’Emilia, condurrà nuovamente il gruppo a Zola Predosa. Proprio in corrispondenza del punto in cui era posto il “km zero”, verrà assegnato il primo trofeo di giornata: il traguardo volante in memoria di Franco Raimondi, dopo 19,8 km di gara. Uscendo dal circuito inziale, il percorso si dirige ora verso Valsamoggia; superata Crespellano, si lascia la strada Bazzanese in direzione Monteveglio, per affrontare il secondo sprint in corrispondenza del Prosciuttificio Montevecchio (km 31,4).

Lasciandosi alle spalle la pianura, si transita per Zappolino prima di raggiungere Savigno, famosa per il suo pregiatissimo tartufo bianco. Fino a questo momento, la strada sale molto dolcemente seguendo il fondovalle del torrente Samoggia. Ma dopo 50,8 km di corsa, ecco approssimarsi la prima salita di giornata, che in 5,5 km (pendenza media 6,3%) porterà i corridori alla località Ca’ Bortolani. Da questo punto, il percorso si snoda attraverso le località di Tolè e Rocca di Roffeno, restando sempre in quota, ma con continui sali e scendi, prima di raggiungere l’accogliente paese montano di Castel d’Aiano. La salita ora si fa continua, pur con pendenze sempre moderate, per raggiungere il punto più alto di tutto il percorso: il Passo Brasa, a quota 895 m., dove sarà anche posizionato il primo traguardo valido come GPM (km 77,3).

Oltrepassata Pietracolora, una lunga discesa, piuttosto tecnica e ricca di curve, riporterà i corridori verso il fondovalle del fiume Reno, per immettersi sulla strada statale Porrettana in località Marano. Il percorso prevede un tratto di leggerissima discesa, cui seguiranno alcuni lunghi rettilinei fino a Vergato. Si resta ancora sulla statale per raggiungere con qualche lieve ondulazione Marzabotto; ma proprio all’uscita del paese, ecco profilarsi la salita di Luminasio, grande novità del Giro dell’Emilia 2021.

Si tratta di una delle salite più iconiche della collina bolognese, ed è sicuramente un inedito per quanto riguarda le corse ciclistiche per professionisti: il tratto più impegnativo misura complessivamente 5 km ed ha una pendenza media attorno al 10%, ma con alcuni tratti che raggiungono il 18% di pendenza massima. Prima un falsopiano, poi un breve tratto in ripida discesa, per intraprendere l’ultima rampa, contraddistinta anche da uno stretto tornante, che conduce al secondo traguardo valido come GPM, presso il castello di Medelana (quota 670 m. dopo 122,4 km). I primi km di discesa sono piuttosto ripidi ed impegnativi, anche se alternati ad alcune contropendenze, come nell’attraversamento della località Lagune. 

Oltrepassato Mongardino, la discesa si fa più leggera, fino a raggiungere la strada di fondovalle che con veloci rettilinei porta a Calderino. È quindi il momento del terzo traguardo volante, dopo 138,7 km, posizionato presso il ristorante Parco dei Ciliegi. La strada prosegue sempre con una seppur blanda pendenza favorevole, favorendo certamente un’andatura molto elevata dei corridori, che raggiungeranno molto rapidamente la periferia ovest di Bologna. 

Dagli ampi viali che lambiscono il cimitero monumentale della Certosa si staglia ben evidente la basilica di San Luca; un breve tratto sui Viali di Circonvallazione, quindi Porta Saragozza e l’Arco del Meloncello, ed ecco iniziare, dopo 155,9 km di corsa, la prima delle 5 scalate lungo il portico più lungo, e probabilmente più bello, del mondo. 

E se i portici di Bologna hanno ottenuto proprio quest’anno dall’Unesco lo straordinario riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità, il Giro dell’Emilia con le sue 5 scalate al San Luca può essere a pieno diritto riconosciuto patrimonio del ciclismo mondiale. Il primo passaggio sulla linea del traguardo giunge dopo 158,1 km. 

All’arrivo mancheranno 4 giri, per complessivi 37,2 km, e sicuramente sarà in questi km, ormai famosi e ben noti a tutti, che si svilupperà l’azione decisiva, da cui uscirà il campione che alzerà le braccia al cielo dopo 195,3 km di corsa e circa 3.300 metri di dislivello complessivo.