Cassani spiega come in nazionale è stato gestito Ganna

Cassani
Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana per i Mondiali 2021 nelle Fiandre
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I timori avanzati anche da Mario Cipollini sulla gestione di Filippo Ganna erano stati condivisi da molti. In molti temevano che il campione del mondo venisse troppo “usato” dalla sua squadra, la Ineos, e dalla Nazionale a scapito del raggiungimento degli obiettivi primari per un campione di una tale portata.

In verità, Mario si riferiva soprattutto all’opportunità di “consumare” un simile talento obbligandolo a fare il gregario nei grandi Giri, ma è un dato di fatto che la stagione del campione è iniziata a febbraio e si concluderà alla fine di ottobre.

Vederlo fare il gregario sulle strade del Giro o impegnato in ben tre prove dei campionati europei avendo in programma il mondiale strada e quello su pista aveva suscitato legittime preoccupazioni. All’indomani del bis mondiale, Davide Cassani ha voluto rivendicare la cura con cui invece viene gestito Filippo Ganna.

«Lo staff della Nazionale è ben consapevole del valore del corridore – ha affermato – e la programmazione dei suoi impegni avviene con la massima cura e con il pieno coinvolgimento del corridore. Se è stato impegnato in ben tre gare ai campionati europei è stato fatto proprio perché pensavamo che fosse necessario in vista del campionato del mondo ed i fatti hanno dimostrato che la gestione si è rivelata giusta».

Il timore è che questo ragazzo possa pagare in futuro un’attività così intensa e magari perdere appuntamenti importanti per la sua carriera.

«L’obiettivo di settembre era il campionato del mondo e si è lavorato in funzione di questo. Gli europei sono serviti a finalizzare il lavoro e ciò nonostante ha preso un oro ed un argento. Bisogna conoscere bene gli atleti per gestirli: ci sono ragazzi che hanno bisogno di aggiungere corse per ottenere il meglio ed altri che hanno bisogno di togliere».

La sua stagione, cominciata prestissimo, andrà avanti fino alla fine di ottobre con la pista…

«E’ vero. Ma Ganna ama la pista ed il gruppo di atleti che si è formato. E’ determinato e motivato. Non credo che questa attività ne limiti il potenziale e mi sembra che finora risultati importanti li abbia ottenuti».

I tifosi lo avrebbero voluto vedere alla Roubaix.

«Questo sarebbe stato sbagliato. Lo avremmo mandato ingiustamente allo sbaraglio in questo momento. Avrà tempo e modo di correrla in futuro con programmazione adeguate».