GIRO D’ITALIA / Bernal il favorito, ma non ha ammazzato il Giro. E Ciccone vale il podio

Nuovo appuntamento con La Resa dei Conti: il nostro giornalista analizza la nona tappa del Giro 2021
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Come ogni anno, la tappa appenninica promette molto e tutto sommato concede poco. La tappa la vince Bernal, convincente come ai bei tempi e a suo agio sullo sterrato. Ciccone, Vlasov ed Evenepoel nella sua scia. Valter perde la maglia rosa, che passa proprio a Bernal, ma si difende dignitosamente.

Ma anche oggi, Beppe, stava arrivando la fuga. Come mai nelle ultime stagioni ne arrivano così tante?

«Perché agli uomini della classifica generale vincere la tappa interessa meno di una volta. Si accontentano della generale, insomma, e lasciano carta bianca spesso e volentieri. Discorso che non possono fare i velocisti, che sui successi parziali costruiscono le loro carriere».

A questo punto il favorito principale, e per distacco, è Bernal.

«Senza dubbio, per ora è stato il più forte e può contare su una squadra eccellente. Oggi lo sterrato era in buone condizioni e quindi fa poco testo, ma secondo molti addetti ai lavori potrà guadagnare molto nella tappa delle strade bianche toscane di mercoledì…»

Ciccone vale il podio?

«Questo Ciccone sì, ne sono sempre più convinto. È adatto alla classifica dei grandi giri e non deve avere più dubbi. Un podio che deve provare a centrare prima al Giro e poi alla Vuelta. Gli potrà essere utile avere Nibali al suo fianco».

Evenepoel può insidiare Bernal?

«Vedo il colombiano sicuro di sé e in forma, metterlo in difficoltà sarà molto difficile. Col tempo Evenepoel dovrebbe sentirsi meglio, è vero, ma intanto la fatica si accumula. Bernal ha già vinto un Tour, sa come si fa. Evenepoel è pur sempre al primo grande giro della carriera…»