GIRO D’ITALIA / Le pagelle: Ganna ancora protagonista, Albanese massima resa. Merlier, un treno

Tim Merlier esulta sul traguardo di Novara (foto LaPresse)
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Doveva essere una tranquilla tappa per velocisti e così è stato. Anche se non sono mancate buone emozioni grazie ai tre coraggiosi autori di una fuga che poteva riservare poche soddisfazioni ed alla maglia rosa che, impegnata a difendere la sua maglia e a proteggere il suo capitano, ha saputo essere ancora protagonisti.

Merlier 9
Il corridore belga vince con pieno merito la prima volata del Giro. La vince di potenza e con astuzia. E’ uno sprint strano per lo sbandamento avvenuto poco prima, ma lui sceglie la sua traiettoria a filo delle transenne ed esce di forza superando un ottimo Nizzolo. Il velocista dell’Alpecin sarà un cliente difficile da battere per i velocisti del Giro.

Tim Merlier festeggia la vittoria nella seconda tappa del Giro d’Italia

Nizzolo 7
Sembrava la volta buona per coronare il sogno di vincere la sua prima tappa al Giro d’Italia. Ha fatto tutto bene e sembrava avviato alla vittoria, ma gli è spuntato a destra Merlier che lo ha bruciato nettamente. Ma Nizzolo ha mostrato di esserci e se la condizione è questa è facile prevedere la realizzazione del sogno.

Viviani 6
Gli è mancato quello spunto di velocità che lo avrebbe forse favorito. Ma la volata anomala rende difficile una valutazione piena del suo rendimento nella volata atipica. La squadra non è parsa dargli il supporto che ci si aspettava. Elia ha dimostrato di esserci e tutto fa pensare che possa riprendere la sua serie di vittorie al Giro interrotta nel 2019.

Groenewegen 6
Aveva molti occhi addosso il corridore olandese chiamato alla sua prima volata dopo i fattacci in Polonia. Si pensava addirittura che potesse rinunciare ad esporsi subito. Invece il velocista si è lanciato nello sprint superando il non facile blocco psicologico. Il quarto posto rappresenta un ottimo punto di ripartenza.

Dylan Groenewegen, velocista olandese del Team Jumbo-Visma, pronto a lottare per gli sprint al Giro d’Italia

Ganna 9
La maglia rosa è rimasta al coperto per gran parte della gara lasciando ai suoi compagni di squadra il controllo del distacco dai fuggitivi, ma ha saputo catturare tre secondi di abbuono ad un traguardo volante per rafforzare la sua posizione di leader e per evitare che potessero andare ad un rivale del suo capitano Bernal. Un doppio lavoro che gli fa onore, ma che speriamo non lo porti a consumare troppe energie. Vedere la maglia rosa scattare è sempre una bella emozione.

Albanese 8
Il vincitore del Prestigio di Bicisport del 2016 ha saputo cogliere il frutto più ghiotto della sua lunga fuga conquistando l’unico traguardo per scalatori e vestendo così la maglia blu a loro dedicata. Per la sua squadra, la Eolo di Basso, un gran bel bottino. Un incidente meccanico gli ha poi impedito di concludere la fuga insieme ai suoi due compagni di giornata.

Tagliani e Marengo 7
Sono stati loro i protagonisti di giornata insieme ad Albanese. Per loro qualche traguardo volante e tanti complimenti per la bella azione. In una tappa che lasciava poche speranze ai fuggitivi, hanno lavorato in sintonia con grande determinazione e quando hanno sentito addosso il fiato del gruppo, hanno provato ancora con un’azione disperata a rilanciare la loro azione. Coraggio e sacrificio. Se questa è la loro vocazione, li rivedremo all’opera.

Gaviria 5
Era in una buona posizione per la volata quando si è ostacolato con un suo compagno di squadra. Un errore che ha compromesso la sua azione. Peccato, perché il colombiano era uno dei velocisti più attesi di giornata. Incidenti che non dovrebbero capitare: dovrà gestire meglio i suoi finali di gara.

Sagan 5
Aveva detto che questa tappa non lo ispirava più di tanto ed ha corso disinteressandosi dell’evoluzione della gara non entrando mai nel vivo dell’azione. Da un corridore del suo calibro ci si aspetta sempre qualcosa di più. Ha dato appuntamento a Canale. Lo aspettiamo lì.

Evenepoel 7
Senza fare nulla guadagna qualche posizione in generale (da settimo a quarto). Il giovanissimo belga ha la simpatia di tutti i tifosi: è voluto venire al Giro per ritrovarsi, ma sta dimostrando di voler essere comunque protagonista della corsa. Al suo fianco ha una squadra che lo supporta e la sua gara sarà tutta da seguire.

Affini 7
Dopo la splendida crono di apertura, Affini si mette ancora in evidenza nel finale della tappa trainando in testa al gruppo i velocisti della sua squadra e lavorando per mantenerli in una posizione favorevole. E’ una vera locomotiva.