Van Avermaet torna sulla decisione di Dumoulin: «Lo capisco. La pressione c’è ma la cosa più importante è divertirsi in bici»

Greg Van Avermaet con la nuova divisa dell’AG2R Citroën (foto: Twitter/Greg Van Avermaet)
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Alla vigilia del suo esordio stagionale, nonché debutto coi nuovi colori dell’AG2R Citroen, Greg Van Avermaet è tornato a parlare della decisione presa recentemente da Tom Dumoulin.

Il discorso è scivolato sulla scelta dell’olandese quando il campione olimpico, intervistato da VeloNews, ha voluto dire la sua circa due fattori importanti nel ciclismo di oggi: pressione e risultati.

Richieste esigenti

A tal proposito Van Avermaet ha rivelato che, sebbene l’Etoile de Bessèges non sia esattamente una corsa di primissimo piano, anche in questi giorni antecedenti alla sua prima gara del 2021 la situazione sia sempre la stessa.

«Le persone mi chiedono dei risultati. Io spero di poterli ottenere, ma vedremo».

Questa dichiarazione rende bene l’idea dell’attenzione mediatica e del tipo di pressione che quotidianamente circonda i corridori di alto livello.

Di fronte a questo peso, forse, è più facile comprendere le difficoltà riscontrate nell’ultimo periodo da Dumoulin e, più in generale, come sia effettivamente alto il rischio di rimanerne schiacciati.

Per Van Avermaet il segreto è uno solo: il divertimento.

«Ho sempre puntato a una lunga carriera […]. Puoi fare tutto nel modo più corretto possibile ma la cosa più importante è divertirsi in bici. Il mio più grande obiettivo è sempre stato quello di gareggiare divertendomi. Anche i risultati ovviamente devono arrivare e la pressione c’è, questo lo senti. Il più delle volte però cerco di non pensare troppo a cosa potrebbe succedere se non li ottenessi».

Equilibrio tra dovere e piacere

Proprio questo pensiero, unito ad altre componenti ambientali, potrebbe essere stato quello maggiormente decisivo nella scelta di un corridore (e, prima ancora, ragazzo) di valore come Dumoulin.

«La pressione c’è sempre e posso capire che un ragazzo come Tom possa sentirla» ha spiegato Van Avermaet. «Qualche volta è difficile spingere sui pedali, lo comprendo. La cosa più importante in bici è fare ciò che ti piace fare e divertirti», due cose che forse Dumoulin aveva un po’ perso di vista e che, se ritrovate, potrebbero spingerlo nuovamente ad inforcare la sua bici tra i professionisti.