Posso allenarmi in bici fuori dal Comune? Le regole del Dpcm scattano oggi 6 novembre

Cicloturisti
Cicloturisti in azione. L'attività continua con le dovute regole e precauzioni
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Ci possiamo allenare in bici fuori dal nostro Comune di residenza? Con il nuovo Dpcm emanato dal Premier Giuseppe Conte, le disposizioni entrano in vigore da oggi, venerdì 6 novembre 2020 e saranno valido fino a giovedì 3 dicembre 2020.

Leggendo il Dpcm si arriva all’articolo 1 che fornisce indicazioni sulle “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale” e tra queste sono spiegate anche le disposizioni inerenti l’attività sportiva e motoria all’aria aperta. Nel dettaglio, al comma 9 lettera d) dell’articolo ecco quanto viene scritto.

Si può andare in bici fuori comune? Il testo del Dpcm

«È consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti».

Da come si evince dal testo normativo, a livello nazionale, il nuovo Dpcm non modifica le norme sull’attività sportiva e motoria all’aperto. Ricordando, ovviamente, che nella Zona Gialla, bisogna rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva quindi ciclismo, running, etc. e di un metro per l’attività motoria. Non sono menzionati gli spostamenti tra un Comune e un altro che però subentrano e sono vietati nelle aree a rischio.

Dunque, a livello di normativa nazionale, con il nuovo Dpcm non vengono modificate le norme sull’attività sportiva all’aperto. Questo significa che coloro che volessero muoversi in bici potranno farlo mantenendo le adeguate distanze, senza specifiche particolari sullo spostamento tra un Comune e un altro.

Posso allenarmi in bici fuori comune? Le norme per le aree a rischio

Il nuovo Dpcm suddivide le Regioni in tre aree a rischio: Zona Gialla, Zona Arancione e Zona Rossa. Le Regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 4” devono far fede all’articolo 3, comma 4, lettera e) che specifica: « È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale».

Dunque, l’attività sportiva resta consentita – bicicletta compresa –, ma per le cosiddette zone rosse è altresì individuato «il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori […], nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute».