Tour de France 2021: le 5 tappe più dure della prossima edizione

Tour Mont Ventoux
Il magnifico paesaggio del Mont Ventoux
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Il conto alla rovescia sul sito ufficiale del Tour de France del 2021 è iniziato e rende palpitante l’attesa per la corsa più importante del mondo. Mentre scriviamo mancano esattamente 234 giorni alla Grand Départ di Brest, in programma il 26 giugno del prossimo anno.

A primo acchito, il Tour de France 2021 ha un aspetto diverso dalla tradizione rispettata in terra transalpina. La prima settimana propone infatti subito finali interessanti e appetibili per gli uomini di classifica. Il meglio arriva dalla nona tappa. QuiBiciSport.it ha selezionato le possibili cinque tappe-chiave in montagna, le più dure. Quelle dove lo spettacolo è come sempre assicurato.

Tappa 9: Cluses – Tignes, 145 km

La prima vera tappa di montagna è la numero nove. Antipasto con la Côte de Domancy, dove nel 1980 Bernard Hinault vinse un leggendario Campionato del Mondo. Poi c’è il Col des Saisies, seguito da un lungo dislivello fino a Beaufort, e up and down consecutivi per arrivare al Col du Pré. In rapida successione si scala il Cormet de Roselend. Dopo un’altra lunga discesa, a Bourg-Saint-Maurice, i corridori inizieranno la salita di 21 chilometri verso Tignes, che nel 2019 si è visto cancellare il suo arrivo di tappa a causa di diverse frane provocate dal brutto tempo.

Tappa 11: Sorgues – Malaucène, 199 km

Il Mont Ventoux ritorna sul percorso del Tour per la prima volta dal 2016, quando un temibile vento di maestrale che ha attraversato la “montagna calva” e ha costretto l’organizzazione della corsa a ridurre drasticamente la distanza da percorrere. Da Sault, inizia la più lunga, ma al contempo più facile delle tre strade che conducono alla cima del Ventoux. Si attraversa la foresta e la pendenza massima è del 6%la più facile delle tre strade che accedono alla cima del “Ventoso”. Attraversando la foresta, la pendenza tocca appena il 6% sui 18 km fino allo Chalet Reynard. La discesa in picchiata verso Malaucène, viene ricordata per la velocità-record fatta registrare da Lucien Aimar nel 1966: il francese, vincitore di quell’edizione del Tour, riferì che la moto della polizia che lo seguiva toccò i 140 km/h.

Tappa 15 Tour: Céret – Andorra la Vella, 192 km

Dalle Alpi ai Pirenei. La grande battaglia per la maglia gialla entra nel vivo e qui ogni mossa è decisiva. I primi tre quarti della tappa si svolgono nei Pirenei Orientali, inizialmente attraversando colline ricoperte di querce dalla valle Tech al Têt e poi si sale costantemente attraverso il Parco Regionale dei Pirenei catalani fino alla Montée de Mont-Louis e a Font-Romeu, sede dei ritiri in altura della Nazionale francese. Molti dei corridori in gruppo conosceranno bene la salita del Col de Beixalis perché si allenano qui quelli che abitano nei dintorni di Andorra e in diversi l’hanno affrontata alla Vuelta a España, l’ultima volta nel 2018, quando è stata protagonista con una doppia ascesa nella penultima tappa, celebrando la vittoria di Simon Yates. Rampa di lancio per attacchi esplosivi, ma dopo c’è una discesa tecnica. Non bastano le gambe, ci vorrà lucidità negli ultimi 15 km.

Tappa 17: Muret – Saint-Lary-Soulan Col du Portet, 178 km

Il giorno della Presa della Bastiglia i corridori dovranno prendere di petto tre salite: il Col de Peyresourde, dove Tadej Pogačar lo scorso anno è riuscito a recuperare parte del terreno perso nella famigerata tappa dei ventagli. Poi è previsto l’Azet: molto più ripido, con una pendenza media dell’8,3% e dopo una quindicina di chilometri di discesa l’ultima fatica di giornata si chiama Col du Portet: 8,7% per 16 km, e si divide in due metà, molto difficili. La prima parte sale a Espiaube, con una pendenza media di oltre il 9%, più insidiosa rispetto alla seconda che porta al fondovalle e rimane intorno al 5%.

Tappa 18 Tour: Pau – Luz Ardiden, 130 km

Il Tour torna a Luz-Ardiden per la prima volta dal 2011, quando Samuel Sánchez vinse la tappa ricordata per la maglia gialla conquistata da Thomas Voeckler, attuale Commissario Tecnico della Francia, dopo una fuga fantastica. Si corre ai piedi del versante orientale del Tourmalet e la salita decisiva lascia poco spazio all’improvvisazione: diciottesima tappa. Chi più ne ha, più ne metta sulla strada. A Luz-Ardiden, stazione sciistica dei Pirenei, situata nel dipartimento degli Alti Pirenei della regione Linguadoca-Rossiglione-Midi-Pirenei, forse si delineerà chi potrà vincere veramente il Tour de France 2021. Cronometro a parte per la classifica, le tappe più attese dal 26 giugno al 17 luglio 2021 sono racchiuse in questa manita imperdibile. Il sogno maglia gialla rinnova la magia. Lo spettacolo può iniziare.