Presentazione Imola 2020, Di Rocco (Fci): «È la nostra risposta migliore nel momento più difficile»

Da sinistra, i tre presidenti Renato Di Rocco (Fci), Stefano Boanccini (Emilia-Romagna) e David Lappartient (Uci) al termine della presentazione (foto @isolapress)
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Il sipario sui Campionati del Mondo di Ciclismo UCI 2020 di Imola si è alzato ufficialmente con la presentazione di oggi a Castel San Pietro Terme (BO), nel Palazzo Varignana.

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha dato il benvenuto ai presenti sottolineando la vocazione di questa terra per la bicicletta. «Qui abbiamo il doppio degli spostamenti sulle due ruote, il 10% rispetto alla media nazionale del 5%, e 1.400 chilometri di percorsi ciclabili. Ospitare questa edizione dei Campionati mondiali è dunque per noi motivo di grandissimo orgoglio. Ancora di più perché lo facciamo con una candidatura, quella di Imola, che ha convinto per le strutture ricettive, la bellezza del percorso e, soprattutto, per le garanzie sulla sicurezza anti-Covid che il nostro territorio è in grado di assicurare».

Di orgoglio ha parlato anche il presidente della FCI Renato Di Rocco: «Un orgoglio che nasce dalla consapevolezza di aver dato le risposte migliori nel momento più difficile. Tutto il Paese si è impegnato in uno sforzo che ha permesso di disegnare una “via italiana” alla ripresa della quotidianità. Il Mondiale torna ad Imola a distanza di 52 anni. Ringrazio l’UCI, per aver compreso immediatamente la validità della candidatura di Imola, la Regione Emilia-Romagna del presidente Bonaccini, per aver creduto da tempo nella validità del ciclismo come mezzo di promozione turistica, e il Comitato Organizzatore, per aver accolto immediatamente il nostro invito ed insieme accettato questa sfida».

Un elogio alla candidatura italiana è arrivato dal presidente dell’UCI David Lappartient: «Questi Campionati del Mondo sono il simbolo di una rinascita dell’Italia, un Paese che è stato duramente colpito dal Covid-19 all’inizio della crisi sanitaria. Come l’UCI WorldTour e l’UCI Women’s WorldTour, ripresi all’inizio di agosto con la Strade Bianche di Siena, questo ritorno dei Campionati del Mondo in Italia, sette anni dopo Firenze, è un segno di speranza per il Paese e per il mondo intero».

Marco Pavarini, presidente del Comitato Organizzatore di Imola2020, ha ricordato il precedente mondiale di Imola, datato 1968: «La vittoria di Adorni ha sempre avuto un sapore leggendario per tutti gli emiliano-romagnoli come me. Per questo il giorno in cui ci è arrivata la notizia che la Regione voleva candidare Imola in extremis per dare vita ad un mondiale eccezionale e straordinario, per questi tempi, abbiamo avuto un sussulto di orgoglio».

Presente anche Veronica Squinzi, AD di Mapei, azienda legata fortemente al ciclismo e dal 2008 al fianco dell’Unione Ciclistica Internazionale: «Mapei è molto lieta che i Mondiali di ciclismo su strada si svolgano quest’anno in Italia, un Paese che ha una grande tradizione ciclistica condivisa anche dalla nostra azienda. La partecipazione di Mapei come Main Sponsor UCI conferma il nostro forte legame dell’azienda con questo sport».