E adesso, signori, Firenze ci chiama. Ma non dimenticheremo quel mulinare vertiginoso delle gambine della maglia gialla né la vecchia faccia patita del giovane Quintana, esordiente e gran protagonista. Né la rimonta prepotente di Trentin e nemmeno l’assalto di Moser nella terza settimana. Nibali, buon viaggio alla Vuelta e poi tutti nella terra di Gino Bartali
Accendete il frullatore e chiamatelo Froome
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